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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Roma

Francesco, morto a 26 anni dopo l'incidente alla Sapienza: "I soccorsi sono stati tempestivi"

Un post su Facebook firmato dagli organizzatori di 'Sapienza Porto Aperto', per esprimere il cordoglio per la morte del 26enne Francesco Ginese e per fornire alcune precisazioni

"Purtroppo, poche ore fa è giunta la notizia che non avremmo mai voluto sentire. Notizia drammatica e straziante per tutte e tutti noi: Francesco, il ragazzo rimasto ferito venerdì sera, non ce l'ha fatta. In questo momento vorremmo solo esprimere il nostro dolore e la nostra vicinanza alla famiglia e agli amici di Francesco". Un lungo post su Facebook è stato pubblicato e firmato dagli organizzatori di 'Sapienza Porto Aperto', per esprimere il cordoglio per la morte del 26enne Francesco Ginese, deceduto ieri dopo essersi reciso l'aorta femorale provando a scavalcare il muro di cinta dell'ateneo romano durante l'evento legato alla Notte Bianca. Il giovane, operato d'urgenza al Policlinico Umberto I nel pomeriggio di sabato 22 giugno, era rimasto in prognosi riservata fino a domenica, quando è stato annunciato il suo decesso. Subito la comunità studentesca e quella accademica si erano attivate, tramite i canali della Sapienza e i profili social delle associazioni studentesche, diffondendo un appello per la raccolta di sangue necessario per il ragazzo. Purtroppo non c'è stato nulla da fare.

Salvini: ''Una morte inaccettabile''

"È inaccettabile morire a 26 anni per partecipare a un concerto illegale all'interno di una università pubblica come la Sapienza. La responsabilità di questa morte è anche di chi permette queste illegalità da troppo tempo, tra occupazioni di aule e feste non autorizzate con uso e abuso di alcolici e altre sostanze. Proprio il 13 giugno scorso, nel comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica di Roma, era stato affrontato il tema dei rave, e ora che ci è scappato il morto il rettore è chiamato a risponderne". Lo dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini.

"Domanderò al collega Bonafede quante denunce ed esposti sono fermi in procura e su quali scrivanie - aggiunge - Mi aspetto che vengano ripristinate legalità e diritto allo studio per tutti, con la liberazione di ogni spazio occupato abusivamente e la sospensione di ogni attività illecita. La pacchia deve finire per rispetto delle migliaia di studenti e professori che vanno in Università per imparare e lavorare, non per fare casino".

"Sapienza Porto Aperto non è stato un rave"

Gli organizzatori dell'evento scrivono sulla pagina 'Notte Bianca Sapienza': "È necessario, però, viste le falsità raccontate da una parte - fortunatamente solo una parte - della stampa, precisare alcune verità in merito ai fatti accaduti venerdì 21 sera/notte durante lo svolgimento di Sapienza Porto Aperto. 1. Non vi era alcun "ticket d'ingresso", ma una semplice offerta libera. Il cancello di piazzale Aldo Moro era aperto; 2. Sapienza Porto Aperto non è stato un rave. È stata piuttosto un'iniziativa artistico-culturale articolata in dibattiti sull'attualità, sport, musica, danze, live painting; ideata e realizzata per vivere e attraversare la città universitaria in modo diverso dal solito". Rispetto alla morte del giovane 26enne, i collettivi universitari dichiarano: "3. Francesco è stato soccorso dall'ambulanza già presente in città universitaria, perché garantita, come sempre in questi casi, dalle studentesse e dagli studenti: la sicurezza e la tutela di tutte/i, infatti, è stata, come avviene in ogni occasione del genere, messa al primo posto; 4. Appena conosciuta la gravità dell'incidente occorso a Francesco, in un luogo della città universitaria distante dagli eventi artistici e musicali, questi ultimi sono stati immediatamente interrotti e, con la collaborazione di tutte le studentesse e tutti gli studenti, i tanti convenuti hanno tempestivamente lasciato la città universitaria". "Per rispetto del dolore della famiglia e degli amici di Francesco", concludono i promotori dell'evento, "non abbiamo intenzione di entrare in dibattiti e polemiche che ci appaiono utili solo a falsificare, e dunque a strumentalizzare, una terribile tragedia, in cui un giovane, come noi, ha perso la vita. Alla famiglia e agli amici di Francesco va il nostro pensiero e tutta la nostra vicinanza".

Morte Francesco Ginese, la Procura ha aperto un fascicolo

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo sulla morte di Francesco Ginese. Si vuole fare piena chiarezza sulla dinamica dell'incidente e sul perché le porte d'ingresso dell'ateneo fossero aperte in un orario "non autorizzato". 

Attorno alle "notti bianche" de La Sapienza, organizzate da alcuni collettivi studenteschi, da tempo ci sono tensioni. L'ateneo di Roma ha spiegato, in più occasioni, che "quando ha notizia dell'organizzazione di eventi non autorizzati, provvede sempre ad una preventiva formale comunicazione alle autorità di pubblica sicurezza". L'università sottolinea che "qualora tali eventi non autorizzati dovessero effettivamente svolgersi, contravvenendo al Regolamento in materia e/o forzando gli accessi agli spazi universitari, l'Ateneo procede sempre a presentare un esposto alla Procura della Repubblica". Dall'università aggiungono che "rattrista grandemente che nonostante i ripetuti moniti, divieti e denunce a evitare comportamenti non consentiti e rischiosi per l’incolumità, si sia verificato un gravissimo incidente che è costato una giovane vita".

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