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Sabato, 20 Aprile 2024
Immigrazione

Lampedusa, barche vedono la tragedia ma non soccorrono: "Colpa delle leggi"

La denuncia del sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini: "Tre motopesca hanno fatto finta di non vederli per non infrangere le leggi disumane del nostro sistema normativo

LAMPEDUSA - I naufraghi del barcone rovesciato nel mare di Sicilia avrebbero chiesto aiuto, ma "tre motopesca hanno fatto finta di non vederli e non li hanno soccorsi per paura di infrangere le leggi". E' questa l'accusa del sindaco dell'isola, Giusi Nicolini, sconvolta per il naufragio costato la vita, al momento, a 94 migranti, tra cui donne e bambini.

"Forse hanno spostato il tiro verso le coste della Sicilia sud orientale" è il racconto di Nicolini. Quindi non ci sono stati più gli avvistamenti a 40 o 50 miglia. 

"E' arrivata sottocosta verso le 3, alle 4 hanno tentato di chiedere aiuto ma non avevano campo. Hanno acceso dei fuochi per farsi notare. Ben tre motopesca erano passati e non li hanno visti, o hanno fatto finta di non vedere".

Le leggi che abbiamo costruito in questi anni hanno fatto si che andassero sotto inchiesta armatori e pescatori che hanno salvato la vita delle persone. Abbiamo costruito un sistema normativo disumano, che ha prodotto questo, ovvero che 3 motopesca sono passati e non li hanno soccorsi.

Strage di migranti a Lampedusa: le immagini

La conferma arriva anche Giovanni Tumbiolo, presidente del distretto di pesca di Mazara del Vallo, che a TmNews ha spiegato: "La legge del mare è la legge dell'uomo ed è la nostra legge. Lo scriva per favore. Ma noi spesso siamo costretti a voltare le spalle a chi ha difficoltà in mare perchè dobbiamo salvare le vite dei nostri figli. Ci sono in gioco le vite di queste persone che sono nostri fratelli ma ci sono in gioco anche le vite e il destino dei notri figli". 

"Parliamo di vite umane e noi abbiamo grande rispetto. Voglio però ricordare che in ballo, ogni giorno, ci sono anche le nostre vite e quelle delle nostre famiglie".

"Potrei citare decine di casi" prosegue Tumbiolo. "Ad esempio, ci sono i fratelli Campo (armatori di un motopesca, ndr) che da quattro anni attendono ancora un rimborso di 40 mila euro per danni ben maggiori di circa duecentomila euro causati proprio da un intervento di soccorso e dall'ingresso nel porto. Quell'azienda che dava lavoro a venti famiglie è fallita".

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