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Venerdì, 19 Aprile 2024
CAMORRA

E' morto Carmine Schiavone, il pentito dei Casalesi

Il cugino del capo clan, Francesco, era collaboratore di giustizia dal 1993. Fu lui il primo a denunciare lo stretto legame tra la camorra e "i rifiuti"

E' morto Carmine Schiavone, cugino del capo dei Casalesi Francesco, che nel 1993 aveva iniziato un percorso di collaborazione con la giustizia, svelando gli intrecci tra imprenditori del settore rifiuti, politica e clan, che aveva consentito lo smaltimento illegale di centinaia di tonnellate di rifiuti anche pericolosi e tossici tra Casertano e Napoletano, la cosiddetta Terra dei Fuochi. 

Le sue deposizioni furono determinanti per il maxiblitz che portò a 136 arresti di affiliati al clan, operazione da cui derivvò il processo "Spartacus". Anche qui le dichiarazioni di Schiavone furono al centro delle accuse. Al termine del processo furono condannati il cugino Francesco Schiavone detto Sandokan, Michele Zagaria e Francesco Bidognetti, ritenuti la cupola del clan. Con loro furono condannate altre trenta persone.

Finito il programma di protezione, nel luglio del 2013, Schiavone si era trasferito con la moglie e i figli nella Tuscia, in una casa nei paraggi del lago di Vico, dove è morto.

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