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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

L'Argentina dice no a Priebke: "Il suo corpo non toccherà la nostra terra"

Dopo il suo decesso l'avvocato dell'ex ufficiale delle Ss ha ipotizzato la sepoltura a Bariloche, dove è sepolta la moglie. Ma le autorità sudamericane hanno imposto lo stop: "Non accetteremo il suo ingresso"

BUENOS AIRES - Da Roma a Buenos Aires. Volo annullato. Il corpo di Priebke - morto ieri a Roma - non toccherà la terra argentina. Il ministro degli esteri Hector Timerman "ha dato ordine di respingere ogni procedura che possa permettere l'ingresso nel paese del corpo del criminale Erich Priebke". Lo ha reso noto il ministero, precisando che "gli argentini non accettano questo tipo di offese alla dignità dell'uomo". 

Ieri, l'avvocato di Priebke, Paolo Giachini, aveva riferito che l'ex SS sarebbe stato sepolto accanto alla moglie a Bariloche, nella città argentina dove si era rifugiato anni fa. Ma dai vertici del paese che ha subito l'onta della dittatura di Videla è arrivato lo stop.

Priebke aveva infatti vissuto per più di quarant'anni nella città meridionale argentina di Bariloche, coperto dai sodali del dittatore argentino, fino a quando nel 1994 era stato scoperto, arrestato ed estradato in Italia. 

GLI EBREI ARGENTINI -  La Daia, organismo che riunisce le differenti associazioni della comunità ebrea argentina, ha detto oggi che il fatto che Erich Priebke "abbia scontato la sua condanna nella comodità del suo appartamento, invece di stare nella cella di una prigione" costituisce "una offesa ai famigliari delle sue vittime e ai milioni sterminati dal sinistro regime nazista". 

In un comunicato diffuso dopo l'arrivo della notizia della morte di Priebke, la Daia ha sottolineato che l'ex ufficiale SS era "un criminale razzista che non ha mai espresso nessun pentimento per i cuoi crimini"

"Il fatto che Priebke sia vissuto impunemente durante decenni nel nostro paese, nella città di Bariloche, godendo della vita che aveva tolto a tanti civili innocenti, costituisce una offesa ai principi della Repubblica per i quali combattiamo gli argentini", aggiunge il testo, che si conclude con un appello "alle forze vive del nostro paese, perché riflettano e si esprimano al riguardo". 

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