E' stato sindaco della città dell'Eternit, Casale Monferrato, e ha messo tutto il suo impegno perché il "mostro" di Casale Monferrato venisse fermato. E' stato proprio Riccardo Coppo a firmare il 2 dicembre 1987 l'ordinanza che vietò l'uso di cemento-amianto nel territorio della città, il primo provvedimento anti-amianto a livello amministrativo, cinque anni prima della legge che mettesse al bando la fibra. Sempre durante la sua prima legislatura aveva gestito nel 1986 il gravissimo e criminale avvelenamento dell’acquedotto municipale.

Forse è per quello che è stato primo cittadino per ben dodici anni e ben tre legislature, prima nel 1990 e poi nel 1999. Oggi proprio quella città per cui ha tanto lottato si stringe attorno alla famiglia di Riccardo Coppo, alla moglie Lilia e ai figli Marco e Valeria. Aveva 69 anni e da tempo era affetto da un grave male.

Tra i suoi altri incarichi, è stato presidente del Comprensorio, e assessore con varie deleghe, tra cui l’urbanistica. Ha militato a lungo nella Democrazia cristiana, poi nella Margherita e infine nei democratici. Arrivano appena viene divulgata la notizia ufficiale la nota dell'attuale sindaco di Casale Monferrato, Titti Palazzetti, che a nome dell’intera Giunta e del Consiglio, ha voluto esprimere il cordoglio alla famiglia:

Con Riccardo Coppo scompare un uomo che ha svolto un ruolo particolarmente significativo nella nostra città: è stato Sindaco negli anni difficili, ha saputo prendere decisioni coraggiose che si sono rivelate fondamentali per lo sviluppo culturale, civile ed economico per la nostra città, contribuendo a caratterizzarne l’identità con profondo senso civico. In questi giorni il suo nome è ricorso spesso nei nostri discorsi e nelle trasmissioni televisive come il sindaco che ha portato alla chiusura dello stabilimento dell'Eternit, ha iniziato la bonifica e ha sostenuto la città nella ricerca della giustizia. Un esempio di coraggio e determinazione. È stato il Sindaco di tutti e ricorderemo sempre la sua energia e il suo sorriso gioviale