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Venerdì, 19 Aprile 2024
Vaccini, il caso

Vaccini, altra morte sospetta a Prato: ora i decessi sono quattro

Un uomo di ottanta anni è morto giovedì, dopo aver assunto il farmaco il giorno prima. I casi di morte sospetta salgono a quattro. Resta il blocco ai due lotti di vaccini Flaud

ROMA - Un'altra morte, la quarta. E il colpevole sarebbe sempre lo stesso: il vaccino antinfluenzale Fluad. Un ottantenne di Prato è morto giovedì, dopo aver assunto il farmaco il giorno prima. Secondo le prime informazioni, sembra che la dose di vaccino appartenesse a uno dei due lotti bloccati mercoledì dall'Agenzia italiana del farmaco in via precauzionale. Una decisione, importante, che era stata resa necessaria dai tre decessi presumibilmente legati alla somministrazione dello stesso vaccino

"I tre eventi a esito fatale - aveva specificato l'Aifa in una nota - hanno avuto esordio entro le quarantotto ore dalla somministrazione delle dosi dei due lotti". Le vittime sono una ottantasettenne e un sessantottenne di Siracusa e una settantanovenne di Termoli, Campobasso. A legare i tre decessi, secondo una prima ipotesi, l'assunzione del vaccino antinfluenzale: da qui la decisione dell'Aifa di bloccare i due lotti 142701 e 143301, entrambi destinati alle Asl.

L'Agenzia Italiana del Farmaco ha per questo invitati i pazienti che abbiano in casa confezioni del vaccino a verificare sulla confezione il numero di lotto e, se corrispondente a uno di quelli per i quali è stato disposto il divieto di utilizzo, a contattare il proprio medico per la valutazione di un'alternativa vaccinale.

Novartis, l'azienda produttrice, ha spiegato di avere "piena fiducia nella sicurezza ed efficacia dei propri vaccini anti-influenzali e - ha chiarito in un comunicato - si è immediatamente adoperata in una revisione preliminare dei lotti di vaccino interessati. L'esito di tale revisione ha già riconfermato la qualità e la conformità del vaccino Fluad". 

Quel che è certo, però, è che le morti sono sospette. E la psicosi cresce. Per questo il segretario della Fimmg, Federazione italiana medici di famiglia, ci ha tenuto a precisare che "se sono passate quarantotto ore dalla somministrazione non ci sono rischi. Se qualcuno dovesse presentare invece dei sintomi entro due giorni - ha concluso - deve contattare il proprio medico". 

Stessa posizione, più o meno, di quella assunta ufficialmente dall'Istituto superiore di sanità che "supporta la decisione dell'Aifa di ritirare in via cautelativa i lotti dei vaccini a cui sembra siano associate gravi reazioni avverse", ma che "raccomanda fortemente di continuare nella campagna vaccinale antinfluenzale". L'Istituto, a cui sono stati affidati i controlli dei lotti "incriminati", ha chiarito che "produrrà i risultati delle analisi nel più breve tempo possibile". E ha invitato tutti a non lasciarsi prendere dalla psicosi, chiarendo che la campagna vaccinale "ogni anno contribuisce a far superare la stagione invernale a milioni di persone, soprattutto anziani e soggetti nelle fasce di popolazione più fragili per le quali, senza vaccinazione, le complicazioni dell'infezione influenzale potrebbero essere gravi e, in molti casi, fatali".

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