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Sabato, 20 Aprile 2024
Processi

Ecco le motivazioni del caso Ruby: "Berlusconi fece sesso con la ragazza minorenne"

I giudici di Milano scrivono nelle motivazioni della condanna: "Il Cavaliere regista del bunga bunga, sapeva che la ragazza era minorenne"

MILANO - Dovevano rimanere segrete, almeno secondo il presidente del collegio dei giudici della quarta sezione penale di Milano, Giulia Turri, perché "la stampa non è un soggetto legittimato a prenderne visione". E invece le motivazioni della sentenza con cui Berlusconi era stato condannato a 7 anni di reclusione per concussione e prostituzione minorile sono state rese pubbliche.

ECCO LE MOTIVAZIONI - I giudici di Milano, nel motivare la condanna, scrivono che "Silvio Berlusconi ha fatto sesso con Ruby in cambio di denaro e la giovane faceva parte di un sistema prostitutivo ad Arcore all'interno del quale l'ex premier era il "regista" del bunga bunga". "Il Tribunale ritiene che la valutazione unitaria del materiale probatorio illustrato evidenzi lo stabile inserimento della ragazza nel collaudato sistema prostitutivo di Arcore ove giovani donne, alcune delle quali prostitute professioniste, compivano atti sessuali in plurimi contesti", si legge nelle motivazioni. I giudici aggiungono anche: "Durante la notte le donne si intrattenevano con il padrone di casa percependo un maggiore compenso".

REGISTA DEL BUNGA BUNGA - "Risulta provato che il regista delle esibizioni sessuali delle giovani donne fosse proprio Berlusconi, il quale dava il via al cosiddetto bunga bunga in cui le ospiti di sesso femminile si attivavano per soddisfare i desideri dell'imputato, ossia per 'fargli provare piaceri corporei', come chiarito dalla stessa Ruby inscenando balli con il palo di lap dance, spogliarelli, travestimenti e toccamenti reciproci", spiegano i giudici. "Faceva poi seguito la notte ad Arcore con il presidente del Consiglio in promiscuità sessuale, ma soltanto con alcune giovani scelte personalmente dal padrone di casa tra le sue ospiti femminili. Certo è che tra queste egli scelse Ruby in almeno due occasioni. Risulta provato inoltre che il compimento di atti sessuali da parte della minorenne fosse caratterizzato dall'elemento retributivo. La stessa infatti percepiva somme variabili di circa 3mila euro per volta, così come dalla stessa riferito e confermato dal rinvenimento in suo possesso di ingente quantitativo di denaro da parte delle forze dell'ordine oltre a gioielli come dimostrato dai beni trovati nel corso della perquisizione il 14 gennaio 2011. Lo stesso imputato ha ammesso di aver corrisposto 57mila euro circa a Ruby asserendo che tale somma fosse destinata a consentirle l'apertura di un centro estetico".

"Se Berlusconi davvero non fosse stato al corrente della minore età di Ruby all'epoca della loro frequentazione egli non avrebbe avuto alcun motivo di intervenire telefonando al capo di gabinetto della questura per evitare il fotosegnalamento e il collocamento della giovane in comunità protetta", questo scrivono i giudici del tribunale di Milano nel motivare la condanna dell'ex premier .

"Berlusconi temeva giustamente che la minorenne potesse svelare alle forze dell'ordine come in effetti è accaduto il contenuto prostitutivo delle serate ad Arcore. Ciò avrebbe potuto astrattamente costituire un eventuale danno per la sua immagine di uomo pubblico, ma ritiene il tribunale che non sia stato certo tra i timori l'unico motivo a spingere l'imputato a telefonare in questura - continuano i giudici - non erano infatti le cene con connotazioni sessuali che si svolgevano ad Arcore a preoccupare l'imputato. Ciò che poteva danneggiare Berlusconi era la possibilità che le cene con connotazioni sessuali fossero associate a un soggetto minorenne già sospettato per di più di svolgere l'attività di prostituzione tanto da indurre la dottoressa Fiorillo a disporne il collocoamento in comunità protetta".

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