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Giovedì, 18 Aprile 2024
Rifiuti / Napoli

Napoli invasa dal #Fiumeinpiena: "Stop al biocidio"

Oltre 50mila persone in piazza per un corteo che vede riunite tutte le realtà della Terra dei fuochi. Obiettivo: dire no al "vero e proprio ecocidio che si sta consumando alla luce del sole tra le province di Napoli e Caserta"

Sabato 16 novembre. Napoli è la città protagonista di #FIUMEINPIENA, un corteo che vede riunite tutte le realtà della Terra dei fuochi per dire no al "vero e proprio ecocidio che si sta consumando alla luce del sole tra le province di Napoli e Caserta". Studenti, associazioni, comitati, realtà laiche e cattoliche, parroci in prima linea, medici per l'ambiente, tutti hanno dato il proprio contributo durante le assemblee pubbliche e che oggi sono in piazza.

Il corteo è partito poco prima delle 15 da piazza Mancini, nei pressi della Stazione centrale per snodarsi, lentamente, per le strade principali del centro del capoluogo partenopeo fino a in piazza del Plebiscito. A sfilare cittadini provenienti da ogni parte della Campania, ma anche sindaci, esponenti del mondo delle associazioni, da Legambiente al Wwf. Sostegno anche da parte della Curia di Napoli. Il cardinale Crescenzio Sepe non è presente all'iniziativa, ma ha appoggiato in pieno la causa che ha spinto tanti campani a far sentire la propria voce.

I cittadini chiedono le bonifiche dei territori in cui si è accertato che, da decenni, si sono seppellite tonnellate di rifiuti soprattutto tossici e pericolosi per la salute. Scarti anche industriali e veleni provenienti da molte aziende. Rifiuti nocivi per la salute che, secondo alcuni, sarebbero anche alla base di numerose patologie oncologiche che negli ultimi decenni hanno fatto registrare una vera e propria impennata propio nella cosiddetta Terra dei fuochi. E proprio le foto di alcune delle vittime delle malattie tumorali sono state issate a mo di vessillo. Un monito per non dimenticare chi è morto avvelenato.

LA DIRETTA DA NAPOLI TODAY di Valeria Scotti e Viviana Graniero

La manifestazione #fiumeinpiena

ORE 18,11 - "Ho partecipato con gioia al corteo "un fiume in piena" e l'ho fatto con alcuni amici, "come un semplice cittadino e senza fascia tricolore". E' quanto sottolinea, in una nota, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che aggiunge: "Con orgoglio, dall'inizio alla fine, ha marciato il nostro gonfalone medaglia d'oro al valor militare unitamente ad altri gonfaloni". Secondo il sindaco, "è stata una giornata bellissima per la città di Napoli: i cittadini che hanno attraversato come un fiume in piena le strade del centro di Napoli, hanno dimostrato che qui c'è un Sud con grande dignità e passione. Lo stesso Sud che pretende la bonifica dei siti inquinati, senza ottuse generalizzazioni e che ha le idee chiare su come rompere il sistema fatto di mafie, colletti bianchi e personaggi delle istituzioni deviate". "Da Sud, ormai, - ha detto ancora il sindaco di Napoli - è in atto da tempo una rivoluzione che dal basso sta realizzando politiche di difesa del territorio completamente innovative. Il Comune di Napoli è in prima linea nel dire un secco no a discariche ed inceneritori e si a impianti alternativi, raccolta differenziata, tutela del territorio, acqua pubblica ed obiettivo rifiuti zero".

ORE 18, 00 - L'Ordine dei Panettieri distribuisce simbolicamente pane non abusivo prodotto con trasparenza.

ORE 17,40 - Sul palco di Piazza del Plebiscito volontari raccolgono i nomi di chiunque voglia salire sul palco per parlare.

ORE 17,20 - "Riteniamo che sia venuto il momento di dare risposte adeguate agli scempi che nel tempo sono stati perpetrati nei nostri territori. Siamo scesi in piazza senza logo per evitare strumentalizzazioni, perché l'unico obiettivo oggi deve essere quello di spingere le istituzioni a recuperare il tempo perso negli anni passati, non quello di fare passerelle''. Lo ha detto il presidente di Giovani in Corsa, Renzo Mariniello. Il think tank, si sottolinea, ''è sceso in piazza con uno striscione che sintetizza il senso della propria partecipazione: 'più soluzioni, meno gonfaloni'''. ''Esplicito - si afferma ancora - il riferimento a De Magistris la cui presenza al corteo nei giorni scorsi ha destato non poche polemiche''. ''De Magistris - ha proseguito Mariniello - piuttosto che cercare visibilità ad ogni costo, lavori per risolvere i drammi ambientali che viviamo a Napoli quotidianamente e le cui ripercussioni si riverberano sull'intera provincia, in particolare sull'area nord''.

ORE 17,11 - La testa del corteo è arrivata in Piazza del Plebiscito.

ORE 16,42 - Sono oltre 70mila secondo una prima stima i manifestanti del corteo 'Fiume in piena' in corso a Napoli. In piazza del Plebiscito sono arrivati i primi gruppi. Numerosi gli striscioni. Tra questi, su quello di testa vi é scritto 'Fiume in piena. Stop biocidio'. A sfilare studenti, comitati, associazioni di cittadini. Ci sono anche i gonfaloni dei Comuni di Napoli, Agerola, Frattaminore, Casoria, Caivano.

ORE 16,35 - Anche 'Medici per l'ambiente', artisti e amministratori del nord Italia sono scesi in piazza per chiedere l'avvio delle bonifiche della Terra dei fuochi. In testa al corteo, accanto a don Maurizio Patriciello, sta sfilando Nino D'Angelo, che ha sollecitato "un risveglio delle coscienze". I manifestanti ora si stanno dirigendo in piazza del Plebiscito.

ORE 16,26 - Corteo sparso tra questura e municipio verso Piazza del Plebiscito.

ORE 16,24 - Manifestanti d'eccezione. Tanti i bimbi accompagnati dalle madri.

ORE 16,00 - Tanti i gruppi che arrivano fuori regione: Puglia, Calabria, Abruzzo. Diversi i pullman da Roma.

ORE 15,40 - Striscione "Camorrista Imprenditore" appare sotto la statua di Vittorio Emanuele a piazza Bovio.

ORE 15,30 - Momenti di tensione. Il gonfalone del Comune di Napoli viene portato alla testa de corteo, poi è stato allontanato dagli organizzatori che hanno imposto agli addetti del Comune di Napoli di stare assieme a quelli di tutti gli altri comuni.

ORE 15,00 - Almeno 100mila persone. Ci sono carri allegorici, musicisti, maschere lugubri.

ORE 14,30 - Il corteo 'Fiume in piena' parte da Piazza Garibaldi. In piazza sono scese tantissime persone provenienti da ogni angolo della Regione per dire no al 'biocidio'.  I manifestanti espongono anche alcuni striscioni con le foto di persone morte negli ultimi anni per patologie oncologiche: a loro dire si tratta di malattie legate all'inquinamento dei suoli.

IL PERCORSO - Partenza alle 14.30, da piazza Mancini per attraversare corso Umberto, piazza Bovio, via Guglielmo Sanfelice, via Medina, piazza Municipio e concludersi in piazza del Plebiscito.

DON PATRICIELLO A POCHI MINUTI  DAL CORTEO - "Bisogna cambiare passo, è insopportabile. Ora sappiamo quello che per tanto tempo é stato taciuto. Ora basta serve pagina nuova. La gente è libera di dire ciò che vuole. Tutti sono benvenuti". "Le idee si possono confutare - afferma - i fatti no". "È il popolo campano in piazza non un comitato piuttosto che un altro - aggiunge - Fare finta di non vedere ora è un sacrilegio. Chi non vede dovrà renderne conto alla storia". "Chi nasce oggi non avrà la terra - dice ancora - abbiamo rubato loro ciò che spetta loro per diritto. Siamo stati dei farabutti abbiamo rovinato la terra". "Mettiamo in conto tutto - conclude - la nostra madre terra Campania è moribonda, ma non è morta".

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