Napoli, omicidio choc: gli sparano mentre guida, auto giù da cavalcavia
Il fatto di sangue nel quartiere di Chiaiano. In un primo momento si era pensato a un incidente, poi i carabinieri hanno accertato che la vittima - ritenuta vicina al clan Abete - è stata raggiunta da alcuni colpi di pistola
Un giovane è stato ucciso in via Giovanni Antonio Campano, nel quartiere di Chiaiano. Il ragazzo era alla guida di un'auto che è precipitata da un cavalcavia sulla strada sottostante.
In un primo momento si era pensato all'ipotesi di un incidente ma quando i carabinieri sono arrivati sul posto hanno trovato i bossoli a terra in via Campano e hanno accertato che l'uomo era stato raggiunto da colpi di pistola.
La vittima si chiamava Roberto Ursillo ed aveva 20 anni.
Il ragazzo era un incensurato, ma è ritenuto dagli investigatori vicino al clan Abete-Abbinante attivo nella zona di Secondigliano e Scampia, teatro della recente faida di camorra per il controllo delle fiorenti piazze di spaccio degli stupefacenti. Gruppo che, con i Notturno e gli Aprea, si oppone ai cosiddetti 'girati' della Vanella Grassi.
Una contrapposizione interna agli 'scissionisti' che ha già provocato decine di agguati e diversi morti. Ursillo non aveva precedenti, ma sia due suoi fratelli che il padre sono stati arrestati, negli anni scorsi, per spaccio di droga.
In particolare il padre Vincenzo e il fratello Giuseppe furono sorpresi, nell'ottobre 2009 a Mugnano di Napoli, mentre trasportavano, a bordo della propria auto, 5 chilogrammi di cocaina.
Sul luogo del delitto, in via dei Ciliegi, sono stati rinvenuti dai carabinieri almeno quattro bossoli. A ferire mortalmente Ursillo probabilmente dei sicari in sella a una moto, intorno alle 13, orario in cui la zona è particolarmente affollata. Una volta ferito, il 20enne ha perso il controllo della Fiat Palio che è poi precipitata nelle campagne circostanti.