Napoli: scontri tra polizia e manifestanti al corteo contro lo Sblocca Italia
Niente bonifica per il sito di Bagnoli: per questo sono scesi in piazza attivisti dei movimenti sociali e ambientali, con studenti disoccupati e parlamentari grillini. Tensione e scontri: 5 feriti
Migliaia di persone sono scese in piazza contro il decreto Sblocca Italia e il commissariamento di Bagnoli voluto dal Governo Renzi. Presenti tra gli altri i rappresentanti dei centri sociali e dei comitati civici, i parlamentari del Movimento 5 Stelle, studenti e disoccupati. Il tutto previsto per la visita del premier che, secondo quanto annunciato a Napoli dallo stesso presidente del Consiglio lo scorso 14 agosto, doveva arrivare in giornata.
NIENTE PREMIER MA TENSIONI - All'arrivo del corteo alla Città della Scienza, le forze dell'ordine hanno allontanato i manifestanti dall'ingresso, in un clima molto teso. Cinque agenti e diversi attivisti sono rimasti feriti a causa delle cariche che sono scattate subito dopo.
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LE RAGIONI DELLA PROTESTA - Al corteo erano presenti anche alcuni rappresentanti delle istituzioni: gli assessori del comune, alcuni parlamentari del Movimento 5 stelle (tra cui Roberto Fico, presidente della commissione di vigilanza Rai). C'è anche il sindaco Luigi De Magistris, che minaccia:
Se non ci sarà il ritiro della norma su Bagnoli entro l'11 novembre, che è la data di conversione noi non ci sentiamo più vincolati formalmente a quella firma e allora come sindaco di Napoli ritiro la firma che è stata messa a Città della Scienza il 14 agosto
La mobilitazione è stata organizzata da diverse realtà cittadine di Bagnoli contro lo Sblocca Italia che prevede, tra le altre misure, anche il commissariamento dell’area occidentale di Napoli. In corteo si sono ritrovate tutte le anime della protesta di questi anni: da Stop Biocidio ai Cobas, da Usb ai movimenti studenteschi, il Comitato Acqua pubblica bene Comune, i No Triv, contro le trivellazioni, i Carc. A Napoli sono arrivati manifestanti anche dalle altre città della Campania.
FERITI TRA I GIORNALISTI - Dall'account Twitter di Riccardo Iacona si apprende che è stato ferito un operatore della troupe Rai di Presa Diretta.
L'operatore è stato trasportato all'ospedale San Paolo di Napoli, da cui è stato dimesso poco dopo con una prognosi di quattro giorni.