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Sabato, 20 Aprile 2024
NAPOLI

Napoli, banda criminale affittava lo stadio San Paolo per sposi e non solo

Sgominata un'organizzazione di una cinquantina di persone: affittava abusivamente l'impianto di Fuorigrotta per foto ricordo di matrimoni e comunioni, ma anche come "albergo sui generis" ad ore

Chissà cosa penseranno i milioni di tifosi del Napoli nel sapere il loro stadio violato nelle ore notturne in stile "albergo ad ore", o utilizzato come scenario per scattare foto ricordo di matrimoni e comunioni.

E' questa l'incredibile storia che si nascondeva dietro i meandri dello Stadio San Paolo e che vede come tristi protagonisti della vicenda una cinquantina di persone fra cui soci cooperatori, lsu, dipendenti comunali e addetti della Napoliservizi, che hanno utilizzato fino al mese scorso l'impianto di Fuorigrotta per intascare mazzette.

"Ora però sono stati tutti rimossi - spiega l'assessore comunale allo Sport Pina Tommasielli - e sono oggetto di una indagine interna per verificare come stanno le cose. Anche questo significa far ritornare la legalità".

A raccontare nel dettaglio la vicenda e a render noto il "tariffario vigente", ci ha pensato Luigi Roano su Il Mattino.

Cinquanta euro per gli sposi che volevano farsi fotografare sul prato del San Paolo. Per le comunioni, invece, il prezzo poteva essere anche ridiscusso con qualche piccolo sconto. E ancora: una garconnière con letto rosa pronta all'uso (serviva agli sposi per fare gol la prima notte?) e un parco dell'amore dentro le mura dell'impianto.

"Sullo stadio vigeva una situazione di assoluta illegalità alla quale stiamo mettendo mano con decisione - spiega l'assessore Tommasielli - . Si arriva a questo stato di cose perchè c'è troppo personale non sempre utile. Soci cooperatori, Napoliservizi, lsu e dipendenti comunali, quattro tipologie di lavoratori con modalità e contratti diversi gran parte dei quali non utile alla causa. Qualcuno in passato doveva chiedersi perchè c'era questa corsa nel farsi assegnare al San Paolo, certo per vedere le partite gratis, ma non solo".

"Abbiamo scoperto - prosegue l'assessore allo sport - alcuni locali comunali dentro lo stadio trasformati in garconnière. E di notte, dentro le mura dello stadio venivano ospitate automobili con coppiette. abbiamo scoperto che una delle più grandi ambizioni degli sposi e dei bambini che si fanno la comunione è quella di farsi fotografare sul prato dello stadio. Siamo sicuri che questo giro di affari vede protagonisti da un lato i fotografi e dall'altro chi si occupa dello stadio. Un vero business insomma".

Il Comune da questa storia, però, ha tratto un utile insegnamento e ci farà anche qualche soldo: "Abbiamo messo a reddito - conclude la Tommasielli - la possibilità di fare foto nello stadio. Chi vuole fare un servizio fotografico quando si sposa pagherà un regolare bollettino di 60 euro".

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