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Giovedì, 25 Aprile 2024
Omicidi

Napoli, chiuse le indagini sul 17enne ucciso: "Il carabiniere non puntò l'arma contro Davide"

Il giovane fu trafitto e ucciso lo scorso 5 settembre da un colpo di pistola esploso da un militare. Per la Procura di Napoli non ci fu dolo ma "imperizia nel maneggiare le armi"

"Omicidio colposo per imperizia nel maneggiare le armi". E' l'ipotesi di reato formulata dalla Procura di Napoli, nei confronti del carabiniere che nel settembre scorso uccise con un colpo di pistola il 17enne Davide Bifolco reo di non essersi fermato ad un posto di blocco.

Si sono dunque chiuse indagini preliminari della Procura, firmate dal procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso e dal pm Marilena Persico: il militare dell'arma avrebbe fatto partire accidentalmente il colpo di pistola che ha spezzato la vita di Davide.

La tragedia lo scorso 5 settembre nel quartiere Traiano di Napoli. Davide Bifolco è stato trafitto da un colpo di pistola mentre viaggiava su uno scooter con altri due ragazzi.

"Eravamo in tre, il motorino era senza assicurazione ed eravamo senza casco - ha ammesso uno dei ragazzi che era sullo scooter con la vittima - L'auto dei carabinieri ci ha tamponato e fatti cadere, il ragazzo che guidava è scappato, io sono rimasto a terra e Davide si è alzato. Il carabiniere gli ha sparato direttamente alle spalle, non ha sparato in alto - ha ricordato - un solo colpo e l'ha ucciso. E con lui a terra, li ho sentiti ridere".
(Da NapoliToday)

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