Naufragio al largo della Libia: decine di morti e 170 dispersi
Tragedia in mare a sessanta chilometri da Tripoli. A bordo del barcone c'erano circa migranti, forse diretti in Italia. Tra le vittime, tutte somale ed eritree, anche un bambino
ROMA - Affiorano i primi corpi della nuova tragedia del mare avvenuta venerdì davanti alle coste di Tripoli, in Libia.
Le autorità locali, scrive il sito dell'emittente Al Jazeera, riferiscono che sono almeno venti i corpi recuperati, mentre 170 sono i dispersi del naufragio di un barcone carico di migranti sub-sahariani diretto verso le coste europee, probabilmente italiane. La guardia costiera locale ha tratto in salvo finora sedici persone.
"Abbiamo trovato sedici superstiti, tutte le altre persone sono disperse e stiamo indagando. Ci sono venti corpi, trovati privi di vita in mare", ha dichiarato Abdel Latif Mohamed Ibrahim, della Guardia costiera libica. L'incidente è avvenuto ieri e secondo notizie di stampa i dispersi sono almeno 170.
La Libia, che deve convivere con disordine e caos politico, è il porto di partenza privilegiato per i migranti che cercano una vita migliore in Europa e che accettano di pagare gli scafisti che a bordo di carrette del mare fanno loro attraversare il Mediterraneo. Dalla fine di luglio, decine di persone sono morte in mare dopo essere partite dalla Libia e molte altre risultano disperse.