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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Migranti salvati e riportati in Libia da nave italiana". Salvini: "Nessun nostro coinvolgimento"

Secondo Fratoianni di Leu - che si trova a bordo della nave di Open Arms - 108 migranti sarebbero stati soccorsi e riportati a Tripoli. Il ministro dell'Interno smentisce che la Guardia Costiera italiana abbia coordinato l'operazione

Il parlamentare di Liberi e Uguali Nicola Fratoianni ha denunciato che una nave italiana - la Asso Ventotto, di supporto a una piattaforma petrolifera - è stata coinvolta nelle operazioni di soccorso di un gommone con 108 persone a bordo e ha poi fatto rotta verso Tripoli, per sbarcare i migranti

"Non sappiamo ancora se questa operazione avviene su indicazione della Guardia Costiera Italiana, ma se così fosse si tratterebbe di un precedente gravissimo, un vero e proprio respingimento collettivo di cui l'Italia ed il comandante della nave risponderanno davanti ad un tribunale", aveva denuciato Fratoianni, che si trova a bordo della Open Arms. "Il diritto internazionale prevede che le persone salvate in mare debbano essere portate in un porto sicuro e quelli libici, nonostante la mistificazione della realtà da parte del governo italiano, non possono essere considerati tali".

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Su Facebook, il ministro dell'Interno Matteo Salvini aveva replicato: "La Guardia Costiera libica nelle ultime ore ha salvato e riportato a terra 611 immigrati. Le Ong protestano e gli scafisti perdono i loro affari? Bene, noi andiamo avanti così! P.s. La Guardia Costiera italiana non ha coordinato e partecipato a nessuna di queste operazioni, come falsamente dichiarato da una Ong straniera e da un parlamentare di sinistra male informato. #portichiusi e #cuoriaperti".

"L'unico disinformato, ed è molto grave visto il ruolo che ricopre indegnamente, è il ministro Salvini. Intanto perché non ha letto la mia dichiarazione. O forse ha problemi di comprensione del testo", era stata la risposta di Fratoianni. "Abbiamo denunciato un caso di palese violazione delle norme internazionali da parte di una nave mercantile italiana, Asso 28, che sta riportando a Tripoli, quindi in un porto non sicuro, 101 migranti (di cui 5 bambini, 5 donne incinte e 91 adulti fra uomini e donne). E di questo abbiamo le prove", afferma il deputato di Liberi e uguali, parlando a bordo della 'Open Arms'. "Abbiamo detto che 'se lo facesse su indicazione della Guardia costiera italiana sarebbe ancora più grave'. Ma già che ci siamo, vorrei chiedere a Matteo Salvini - conclude Fratoianni - se è in grado di rispondere a qualche domanda: se l'indicazione al mercantile italiano non è arrivata dalla Guardia costiera italiana, da chi è arrivata?...".

Poco dopo la conferma da parte della Guardia Costiera italiana: le attività di soccorso del rimorchiatore italiano Asso 28 "si sono svolte sotto il coordinamento della Guardia Costiera libica che ha gestito l'intera operazione". A ribadire che l'operazione è stata coordinata dai libici, che hanno ordinato al comandante di riportare i migranti in Libia, anche la società Augusta Offshore, che ha fatto sapere in una nota: "L'Asso 28 ha ricevuto istruzioni dal Marine Department di Sabratah di procedere in direzione di un gommone avvistato a circa 1,5 miglia sud est dalla piattaforma, dopo aver imbarcato Rappresentanti dell'Authority libica sulla piattaforma stessa". L'azienda conferma che "le attività di soccorso si sono svolte sotto il coordinamento della Coast Guard libica".

L'Unhcr, l'agenzia Onu per i rifugiati, ha intanto annunciato indagini: "Stiamo raccogliendo tutte le informazioni necessarie sul caso del rimorchiatore italiano Asso Ventotto che avrebbe riportato in Libia 108 persone soccorse nel Mediterraneo. La Libia non è un porto sicuro e questo atto potrebbe comportare una violazione del diritto internazionale".
 

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