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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Catania

I migranti bloccati sulla Diciotti mentre Salvini litiga con Saviano sui social

Dopo il no di Salvini, i migranti restano sulla nave e non possono essere sbarcati nel porto di Catania. La polemica si sposta sui social mentre indagano tre Procure

Centosettantasette persone bloccate, le istituzioni impegnate in un nuovo braccio di ferro, la magistratura che indaga e le polemiche social. Da due giorni la nave Diciotti della Guardia Costiera è in attesa nel porto di Catania di sbarcare i migranti soccorsi a largo di Lampedusa, dopo il no del Viminale alle operazioni di sbarco seguito alla decisione del ministro delle Infrastrutture Toninelli di consentire l'approdo nel porto della città etnea. "La giusta contrattazione con i Paesi dell'Unione europea può continuare senza alcun problema, adesso però le 177 persone - tra cui alcuni minori non accompagnati - devono poter sbarcare", dice oggi il presidente della Camera Roberto Fico. "Non possono essere più trattenute a bordo, poi - scrive su Twitter - si procederà alla loro ricollocazione nella Ue". 

Sempre su Twitter però va in scena l'ennesimo scontro tra il ministro dell'Interno Matteo Salvini e lo scrittore Roberto Saviano, che ieri aveva criticato la gestione dell'emergenza migranti parlando nel caso della Diciotti come "sequestro di persona plurimo 'di Stato'". Salvini, definito da Saviano "ministro della Mala Vita", replica con un tweet: "Finisce l'estate e tornano le fesserie di Saviano! Vi era mancato? A me no". Poi un altro cinguettio: "A Catania sono arrivati anche i 'numerosisimi' contestatori che vogliono ancora immigrati... Glielo mandiamo un bacione?". Il tutto accompagnato da una faccina sorridente e beffarda. Nel porto di Catania infatti si è svolta ieri una manifestazione della rete anti-razzista catanese e di altre associazioni, mentre stamattina sul molo di Levante sono comparse le cooperative che operano nell'accoglienza, chiedendo a gran voce che i migranti siano sbarcati. 

Indagano tre Procure

La Procura di Agrigento, scrive l'Ansa, ha aperto un'indagine per sequestro di persona e arresto illegale sul trattenimento a bordo della nave Diciotti dei 177 migranti soccorsi dalla Guardia Costiera. L'inchiesta è a carico di ignoti. Il procuratore Luigi Patronaggio, titolare dell'inchiesta sul trattenimento dei profughi a bordo della Diciotti, è salito a bordo della nave per un'ora. "La situazione a bordo è critica. Ci sono diversi casi di scabbia. E comunque, in base alle convenzioni internazionali e alla legge italiana, i 29 minori non accompagnati hanno il diritto di sbarcare", sono state le sue parole dopo l'ispezione, riportate dall'Ansa. Qualora fossero individuate responsabilità da parte di esponenti del Governo la palla passerebbe al tribunale dei ministri.

Anche la Dda di Palermo ha avviato un'indagine per associazione a delinquere finalizzata al traffico di essere umani. Al centro degli accertamenti dei pm del capoluogo siciliano le testimonianze dei 13 migranti, che nei giorni scorsi sono stati evacuati per motivi sanitari dalla Diciotti prima che la nave facesse rotta verso le coste siciliane.

La Procura di Catania ha aperto poi un fascicolo di atti relativi, mentre la Procura per i minorenni etnea ha inviato una lettera ai ministri dell'Interno e delle Infrastrutture, al capo dipartimento per le Libertà civili e per l'immigrazione e al prefetto per chiedere che siano sbarcati i minori non accompagnati. Secondo Unicef-Intersos sarebbero 29. "Sono stati elusi i loro diritti, tra cui il divieto di respingimento, essere accolti in strutture idonee, avere un tutore, presentare domanda di protezione internazionale e di essere ricongiunti ad eventuali parenti regolarmente soggiornanti in altri stati europei" spiegano da Unicef. Sulla banchina del molo di Levante, però, la macchina dell'accoglienza non si è messa ancora in moto.

"Imperativo umanitario"

Per la Commissione Europea intanto è "un imperativo umanitario" trovare una "rapida soluzione" alla vicenda, "per permettere di sbarcare alle persone che si trovano a bordo", come ha fatto sapere il portavoce della commissione Tove Ernest, ribadendo che da domenica scorsa, su richiesta delle autorità italiane, "siamo contattando stati membri per provvedere al coordinamento, al sostegno ed anche dare il nostro contributo ad una rapida soluzione a questa soluzione".

"Governo imbarazzante": Guardia costiera contro Salvini, sui migranti è polemica

"Questo lavoro è ancora in corso", ha aggiunto la portavoce facendo intende che non si sono ancora offerti Paesi della Ue per accogliere parte dei 177 rifugiati a bordo della nave della Guardia Costiera italiana. "Stiamo parlando di persone, oltre 170 persone, e la priorità di tutti dovrebbe essere naturalmente che queste persone ricevano l'assistenza di cui hanno bisogno", ha concluso la portavoce.

Malta contro l'Italia

Intanto La Valletta replica alle parole del ministro dell'Interno Matteo Salvini, secondo cui Malta non avrebbe rispettato i propri impegni riguardo al precedente meccanismo di redistribuzione creato dalle autorità italiane. "Malta ha sempre partecipato ai meccanismi di solidarietà ed è stato il primo Stato membro dell'Ue a rispettare i propri impegni riguardo al meccanismo di solidarietà della Commissione europea verso Italia e Grecia", si legge in un comunicato pubblicato sull'account Twitter del ministro dell'Interno maltese, Michael Farrugia.

Sottolineando che le autorità maltesi sono già in contatto con quelle italiane per rispettare i propri impegni nel più breve tempo possibile, La Valletta spiega che "tuttavia, le autorità italiane non hanno previsto alcuna procedura tangibile da seguire per Malta". "Malta aderisce sempre alle leggi internazionali e alle convenzioni applicabili", scrive ancora il governo, che accusa l'Italia di non ancora preso in carico i migranti che si era impegnata a ospitare come parte di un meccanismo di ridistribuzione istituito da Malta dopo lo sbarco lo sbarco sull'isola dei profughi della nave Lifeline, il 27 giugno scorso.

L'iniziativa: "Arancini catanesi per i migranti, simbolo di accoglienza"

"Noi Catanesi compreremo subito 177 arancini e andremo tutti insieme al Porto...ad accogliere. Tutti pronti!". È l'iniziativa di un gruppo di artisti catanesi che stasera alle 20.30 hanno invitato i concittadini a presentarsi in porto per compiere un gesto di accoglienza ai 177 migranti da lunedì sera a bordo di nave Diciotti della Guardia costiera, in attesa dell'autorizzazione allo sbarco. A loro sono destinati gli arancini (a Palermo declinate al femminile), espressione della gastronomia siciliana.

L'attrice Nellina Laganà ha fatto proprio l'appello di Salvatore Barbagallo (subito rilanciato da molti) che sul suo profilo Twitter si definisce Musical theatre performer: "Fate girare, che arrivi a tutti i catanesi dentro e fuori Twitter. Perchè in Sicilia pratichiamo accoglienza, da sempre. Stasera appuntamento al porto di Catania: portate un arancino, simbolo di accoglienza e accudimento".

L'iniziativa, come si legge su Facebook, è nata dall'attore Silvio Laviano, "per dimostrare in modo pacifico che Catania è una città accogliente e i Catanesi un popolo libero, aperto e disposto alla Cultura del Dialogo. Siamo coscienti che sarà impossibile condividere un arancino"con i migranti, ma si desidera ribadire, attraverso un simbolo, l' accoglienza di una parte della comunità cittadina con lo scopo di comunicare pubblicamente e civilmente il desiderio di un porto aperto a Catania". (La notizia su CataniaToday)
 

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