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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Ferito dai pirati in Messico, Andrea racconta l'assalto: "Ho un buco nella gamba"

Andrea Di Palma è uno dei due italiani feriti durante l'attacco di un commando di pirati alla nave Micoperi, che si trovava nelle acque del Golfo del Messico. Il 42enne racconta a RavennaToday i momenti dell'abbordaggio: "Poteva andare molto peggio"

Sarebbe stato un commando di 7-8 pirati ad assaltare la "Remas", la nave dell'azienda italiana Micoperi che si trova nelle acque del Golfo del Messico.

"Hanno raggiunto la nave con due barchini veloci poi una volta a bordo hanno aperto il fuoco". Lo racconta Andrea Di Palma, operaio 42enne di Ravenna, rimasto ferito alle gambe dai colpi d'arma da fuoco durante l'abbordaggio. Ferito anche il pugliese Vincenzo Grosso colpito da un oggetto contundente alla testa.

"Io e il mio collega al momento siamo in ospedale a Città del Carmen - spiega Andrea Di Palma a Chiara Tadini di RavennaToday - Lui ha un ematoma, ha preso diverse botte in faccia e sulla testa ma è cosciente, vorrebbe già tornare a bordo."

"Io ho un buco passante nella gamba destra e un proiettile passato nel ginocchio sinistro, servono 24 ore per decidere se fare un eventuale intervento. Stiamo bene, poteva andare molto peggio".

Ha la voce affaticata, seppur piuttosto tranquilla Andrea mentre ricorda quei terribili momenti.

Dopo aver rubato la refurtiva, i pirati hanno abbandonato l'imbarcazione e si sono allontanati. Al momento dell'assalto, sulla nave si trovavano 35 persone (delle quali nove italiane), compreso un ufficiale della Marina mercantile messicana, che ha poi coordinato i contatti con le autorità locali. I due feriti sono stati sbarcati nel porto di Ciudad del Carmen, dove la "Remas" è arrivata scortata da una unità militare messicana e dove si trovava il personale medico allertato per soccorrere i due marittimi.

Messico, nave italiana attaccata dai pirati

L'Unità di Crisi del ministero degli Esteri segue con la massima attenzione e in raccordo con l'ambasciata d'Italia a Città del Messico il caso. L'attacco alla nave italiana 'Remas' non è certo un caso isolato. Negli ultimi anni, le acque del Golfo del Messico sono state teatro di centinaia di episodi di pirateria ai danni delle piattaforme petrolifere offshore o delle navi di supporto.

"Anche se il furto di benzina, gasolio e petrolio è un fenomeno vecchio di decenni, negli ultimi quattro anni c'è stato un aumento delle attività criminali", ha riferito a Fox News Johan Obdola, fondatore della Global Organization for Security. Secondo i dati del Maritime Herald, i furti, le aggressioni e i saccheggi, compresi quelli ai danni delle navi, sono cresciuti nel 2018 del 310% e sono in aumento anche quest'anno.

Solo negli ultimi due anni la marina messicana ha presentato oltre 300 rapporti relativi al furto di idrocarburi dalla petroliere e di altri materiali e attrezzature, che vengono poi rivenduti al mercato nero. Gli investigatori messicani hanno anche documentato numerosi casi di atti di pirateria ai danni di navi petrolifere, trasferimenti di petrolio da una nave all'altra e assalti alle piattaforme petrolifere a scopo di rapina.

Altri episodi hanno interessato imbarcazioni di turisti che navigavano nelle acque messicane.

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