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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Firenze

La disperazione del padre di Niccolò: "Quelle botte al cuore che me l'hanno ammazzato"

Parla Luigi Ciatti, padre di Niccolò Ciatti il 22enne di Scandicci picchiato a morte con calci e pugni in una discoteca a Lloret de Mar: "Ho visto la metà di questo video terribile, mi sono ripromesso anche di non farlo vedere a mia moglie ma lei lo ha già visto"

FIRENZE - "Ammazzato come un sacco di patate". Tanta la rabbia nelle parole di Luigi Ciatti, padre di Niccolò Ciatti il 22enne di Scandicci picchiato a morte con calci e pugni in una discoteca a Lloret de Mar. "Non posso dire neanche come un cane - ha detto ai microfoni del Tg1 - perchè neanche un cane si merita una fine così".

Il padre di Niccolò, il giovane è morto mentre si trovava in vacanza in Spagna con alcuni amici, è addolorato anche per l'immobilismo dei tanti presenti nella sala da ballo: "E la cosa triste vedendo il video dell'aggressione, è che "che tutti, tutti sono stati a guardare impotenti, sarebbe bastato che forse qualcuno intervenendo poteva risparmiargli quelle pedate sulla testa, quelle botte al cuore che me l'hanno ammazzato".

La polizia spagnola ha fermato tre ceceni di 20, 24 e 26 anni. Sono accusati di aver aggredito e ucciso il 22enne.

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L'aggressione è stata ripresa dalle telecamere del locale e il padre spiega: "Ho visto la metà di questo video terribile perchè come padre non ci sono riuscito, mi sono ripromesso anche di non farlo vedere a mia moglie ma lei lo ha già visto. Ora che ne ho visto un pezzo è la dimostrazione delle bestie che abbiamo di fronte".

"Niccolò - prosegue il padre - ha trovato queste tre persone che lo hanno spinto, perchè queste sono persone che cercavano soltanto le botte, paramilitari non lo so che cosa sono e poi me lo hanno massacrato". Niccolo, ricorda il padre commosso "era alto più di un metro e novanta, 80 chili, un fisico, era bellissimo, lo hanno distrutto solo perchè ha ricevuto una spinta e lui ha reagito e questo non ha aspettato altro che massacrarlo, perchè questo era il suo lavoro, lo voleva massacrare e me lo ha ammazzato".

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