Fine delle speranze. I carabinieri hanno fermato due persone per l'uccisione di Nicoletta Indelicato, 25 anni, la giovane scomparsa domenica a Marsala. La svolta delle indagini dopo il ritrovamento del cadavere in contrada Sant'Onofrio, nelle campagne marsalesi. Le persone sono un uomo e una donna, C.B, di 34 anni, e M.B., di 29: sono accusati di omicidio e soppressione di cadavere.

Nicoletta Indelicato era scomparsa tre giorni fa

Tra i primi a rendere pubblica la notizia della scomparsa della giovane c'era stato anche il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, che in una nota spiegava: "La giovane, nella notte fra sabato e domenica, dopo essere uscita con un'amica, non ha fatto più rientro nella sua abitazione. Da qui la denuncia presentata dai genitori in grande apprensione per la figlia. Quando ha fatto perdere le sue tracce la ragazza, di corporatura normale, vestiva un maglione bordò e un paio di pantaloni grigi". Nella notte il ritrovamento del cadavere della povera Nicoletta Indelicato.

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Il movente dell'omicidio non è chiaro

Dopo un lungo interrogatorio, il giovane ha confessato ai carabinieri di Marsala l'omicidio della 25enne Nicoletta Indelicato. I militari, coordinati dalla Procura di Marsala, sono risaliti ai due fermati, di 29 e 34 anni, scavando nel passato della vittima, analizzando le sue frequentazioni e soprattutto ricostruendo i movimenti antecedenti alla scomparsa avvenuta la notte tra sabato 16 e domenica 17 marzo. Decisiva l'acquisizione delle immagini di videosorveglianza di un locale marsalese. Da quel momento i carabinieri hanno iniziato a concentrare le proprie indagini proprio su quest'ultima e sul suo fidanzato. I due sono stati ascoltati più volte, fornendo dichiarazioni contrastanti con gli elementi acquisiti dai militari nel corso delle indagini. Alla fine, è stato l'uomo a cedere, e a confessare il delitto. Da lì il rinvenimento del cadavere in una campagna marsalese in Contrada Sant'Onofrio, non molto distante dall'ospedale "Paolo Borsellino".

Dalla ricostruzione dei fatti sarebbe  emerso come la giovane M.B. si sia intrattenuta con la vittima 25enne in un locale marsalese per poi spostarsi in auto verso la campagna dove sarebbe stata uccisa. Le due ragazze si erano conosciute attraverso i social, unite dallo stesso destino: tutte e due di origine rumena, adottate da famiglie del posto.

Lì il giovane C.B. nascosto nel portabagagli dell'auto, l'avrebbe colpita più volte con un coltello e, utilizzando della benzina, avrebbe poi dato fuoco al cadavere. Il movente dell'omicidio è incerto. Al termine delle formalità di rito, C.B. è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Trapani mentre M.B. al Pagliarelli di Palermo, a disposizione dell'autorità giudiziaria.