rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Lecce

In Salento è guerra al gasdotto Tap: scontri con la polizia, attivisti violano il cantiere

In 300 contro il via libera al cantiere: picchi di tensione e qualche tafferuglio all'uscita dei camion e degli operai lungo il tracciato del gasdotto che, dopo l'approdo a San Foca, percorre qualche chilometro a Melendugno. Feriti alcuni manifestanti

MELENDUGNO (Lecce) - Non si placano le polemiche di amministratori locali e attivisti del movimento "No Tap" dopo la sentenza con cui il Consiglio di Stato ha respinto i ricorsi di Regione Puglia e Comune di Melendugno sulla realizzazione del gasdotto Trans Adriatic Pipeline che porterà il gas dell'Azerbaigian sino al Salento, attraversando Turchia, Grecia e Albania.

I lavori del cantiere, su richiesta della Prefettura di Lecce, erano stati sospesi per placare gli animi dopo le proteste di amministratori locali e organizzazioni contrarie all'approdo nella zona di San Foca della pipeline. Un approdo contro il quale si è decisamente schierata anche la Regione Puglia di Michele Emiliano che ha più volte, anche in aperta polemica con il Governo.

Stamattina è arrivato con una comunicazione formale della Prefettura all'azienda l'atteso via libera del Ministero dell'Ambiente allo spostamento di circa 200 ulivi nella zona del cantiere e i mezzi della multinazionale sono entrati nel cantiere grazie anche all'intervento delle forze dell'ordine che hanno anche bloccato gli accessi alla zona dalle strade di campagna.

No al Gasdotto in Salento, tensione al cantiere tra manifestanti e polizia

SEGUI LA DIRETTA SU LECCE PRIMA+

Sul posto ci sono circa 300 manifestanti e picchi di tensione e qualche tafferuglio all'uscita dei camion e degli operai dal cantiere lungo il tracciato del microtunnel del gasdotto che, dopo l'approdo a San Foca, percorre qualche chilometro nel territorio di Melendugno dove verrà realizzata una stazione di monitoraggio.

Le forze dell'ordine hanno spinto i manifestanti, un presidio è stato promosso da giorni nella zona, con in prima fila i sindaci tra cui quello di Melendugno Marco Potì che sono stati energicamente spostati per consentire il transito dei mezzi. 

In Salento scoppia la protesta contro il gasdotto Tap

Tap, il percorso del gasdotto dal Caspio al Salento

"Siamo qui per difendere gli ulivi e la pubblica incolumità", ha dichiarato il sindaco di Melendugno, Marco Potì a Lecce Prima. "L'unico soggetto che ora può intervenire è la Regione, annullando in autotutela le autorizzazioni concesse dai suoi uffici all'espianto e impugnando al Tar la nota del ministero che attesta la regolarità dell'iter". "La Regione deve muoversi subito - ha ribadito - per bloccare l'espianto e poi con la pronuncia del giudice amministrativo, vedremo". 

Nel frattempo, sul posto, sono arrivati anche i consiglieri regionali Antonio Trevisi, del M5s, che sostiene la stessa posizione di Potì da giorni, circa le misure che si potrebbero adottare, e Cristian Casili (sempre di M5s) e Mino Borraccino di Sinistra italiana.  

Tap, il super gasdotto "approda" in spiaggia a Lecce

In Evidenza

Potrebbe interessarti

In Salento è guerra al gasdotto Tap: scontri con la polizia, attivisti violano il cantiere

Today è in caricamento