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Giovedì, 25 Aprile 2024
MANIFESTAZIONI

NoTav, Lotta per la casa, gruppi anti-precarietà: a Roma il 19 ottobre, un'unica piazza della protesta

Questo autunno, quello del 2013, si ricorderà del 19 ottobre. Un unico corteo che conterrà tre grandi filoni della protesta organizzata

Questo autunno, quello del 2013, si ricorderà del 19 ottobre. Un unico corteo che conterrà tre grandi filoni della protesta organizzata: i No Tav, i gruppi anti-precarietà, i movimenti che si battono per diritto all’abitare. E non mancherà quella ‘galassia antagonista’ che accompagna da sempre il dissenso. Qualche giorno fa si è temuta alla facoltà di Lettere della Sapienza, un’assemblea affollatissima per fare il punto sulla manifestazione che entra nel vivo. E qui, che aria tira?

Lo racconta Contropiano.org, ‘Giornale comunista online’:

“Ci sono compagni da tante città, segno che l’iniziativa cammina sulle gambe giuste” commenta Luca Faggiano del Coordinamento di lotta per la casa di Roma. “Adesso si tratta di far parlare queste lotte verso l’assedio del 19 ottobre, ma si arriva al 19 non per poi tornare indietro ma per rilanciare il conflitto”. Ha l’aria soddisfatta anche Paolo Di Vetta dei Blocchi Precari Metropolitani che insieme all’Asia-Usb hanno costruito in tutto il paese una rete di resistenza e iniziativa sul terreno della lotta per l’abitare. “C’è un bel clima dentro e fuori da quest’aula. Sul percorso ci stanno tutti. E’ un bel segnale, unitario, inclusivo. Ci sono tutte le condizioni per una giornata importante”. Ne parliamo poi con Nicoletta Dosio, figura storica del Movimento No Tav (ed anche tra i fondatori di Ross@). L’annuncio del suo intervento provocherà un lunghissimo e solidale applauso di tutta l’assemblea verso la lotta della Val di Susa e dei No Tav. “Il 19 ci saremo, la lotta contro la Tav va molto oltre la Val di Susa” ci conferma Nicoletta. “ La nostra lotta sta sicuramente nella determinazione di chi la porta avanti, ma vuole legarsi alle altre lotte perché è insieme che potremo vincere”. Come? “Con il solo strumento possibile: quello del conflitto generalizzato e il cambiamento dello stato delle cose presenti”.

E non manca, in questa logica, la lotta contro. Quella tra manifestanti. A quelli del 19 ottobre, infatti, non piacciono coloro che scenderanno in piazza una settimana prima, il 12, in difesa della Costituzione.
Lo racconta sempre Contropiano:

C’è chi precisa “le distanze e le differenze con la manifestazione del 12 ottobre “piazzata” ad appena una settimana da quella del 19 ottobre dalle forze raccoltesi intorno all’appello di Rodotà, Landini etc. Una scelta che non è stata decisamente apprezzata. Militant invita a cogliere i segnali di lotta che vengono dagli altri paesi europei come Grecia e Spagna ma anche quelli normalizzatori – di segno completamente diverso - che vengono dai risultati elettorali in Germania. Anche Vincenzo Miliucci dei Cobas sottolinea la distanza con la manifestazione del 12 e la necessità di non farsi più “rappresentare” da qualcuno ma di perseguire la strada dell’autorappresentazione dei contenuti e dei soggetti sociali che praticano il conflitto. Giorgio Cremaschi di Ross@, afferma nel suo intervento che questo è “un segnale di ripresa di iniziativa che non era scontato, soprattutto in una fase in cui vogliono cancellare tutto ciò che non è compatibile con il palazzo”. “Siamo tutti No Tav – dice Cremaschi – perché in Val di Susa è in corso un esperimento bipartizan nella cancellazione dei diritti civili e sociali. Alfano è andato lì per legittimare la repressione”. Anche Cremaschi è severo verso la manifestazione convocata il 12: “La difesa della Costituzione è innanzitutto lotta contro la dittatura dei trattati europei che l’hanno già stravolta ma anche – e qui ha rimediato un applauso – per le responsabilità del peggior presidente della repubblica, Giorgio Napolitano”. Ross@ sarà presente nella settimana di mobilitazione dal 12 al 19 ottobre e nelle manifestazioni convocate per il 18 e 19. “Sono segnali importanti, perché dobbiamo ammetterlo siamo stati fermi un anno, l’ultima grande manifestazione di opposizione è stata quel 27 ottobre dello scorso, il No Monti Day”.

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