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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Pavia

Stop esami di Stato, biologi in rivolta contro l'Ordine: "Sostiene posizioni no vax"

All'Università di Pavia i professori del dipartimento di Biologia hanno bloccato tutti gli esami di Stato. Il motivo? Protestano contro le posizioni no-vax espresse, a detta loro, dall'Ordine Nazionale. La replica dell'Ordine dei biologi: "Non sosteniamo nessuna attività no vax"

La decisione sta facendo discutere non solo a livello locale: oggi ne parlano i media nazionali: all'Università di Pavia i professori del dipartimento di Biologia hanno bloccato tutti gli esami di Stato. Il motivo? Protestano contro le posizioni no-vax espresse, a detta loro, dall'Ordine Nazionale. In particolare il presidente stesso dell'ordine Vincenzo D'Anna avrebbe deciso di finanziare le analisi dell'associazione Corvelva, che da tempo si pone l'obiettivo di dimostrare che non tutti i vaccini sono sicuri. I prof quindi si asterranno dalle commissioni d'esame per l'abilitazione alla professione.

Tutto ufficiale, confermato dall'Udu, il sindacato degli studenti, e dall'ufficio stampa dello storico ateneo. C'è la delibera che prevede l'astensione dei professori dell'ateneo dall'esame di Stato nella città lombarda. La decisione è stata presa dal dipartimento di Biologia.

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Pavia, stop agli esami di Stato dei Biologi contro presidente no vax

"Dopo il finanziamento da parte dell'Ordine Nazionale dei Biologi all'associazione veneta Corvelva, il cui obiettivo è dimostrare che i vaccini non sono sicuri, i docenti del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie di Pavia hanno deliberato di non essere più disponibili a formare le commissioni dell'esame di Stato per l'abilitazione alla professione di biologo - dicono dall'Udu di Pavia -, fino a quando la direzione dell'Ordine manterrà le attuali posizioni sulla presunta pericolosità dei vaccini, più volte smentita dalla comunità scientifica".

Gli studenti, i primi che potrebbero essere danneggiati dal provvedimento, sono però comprensivi. "Come rappresentanti - spiega l'Udu di Pavia - siamo consapevoli del disagio che questa scelta possa comportare nei confronti dei laureati del nostro territorio, ma riteniamo questa decisione un forte e necessario segnale nei confronti di istituzioni che si allontanano sempre più da posizioni sostenute da evidenze scientifiche".

Concorda pienamente con la forma di protesta anche Carlo Alberto Redi, decano del dipartimento di Biologia, oltre che uno dei più importanti  e stimati genetisti italiani. "E' una forma di protesta che condivido pienamente - afferma -, l'Ordine Nazionale sta facendo delle scelte che non suonano scientifiche. E' giusto boicottare gli esami, spero che l'esempio venga seguito dalla comunità scientifica".

Ordine dei biologi: "Non sosteniamo nessuna attività no vax"

"Un Ordine che rappresenta oltre 15mila ricercatori, docenti universitari ed iscritti impegnati nella continua applicazione del metodo scientifico, non può che essere fermamente convinto della validità e dell'efficacia della terapia vaccinale. Pertanto risultano quantomeno forzate tutte le iniziative di protesta che si basano sul falso assunto che l'Ordine stia sostenendo campagne 'no vax' o che abbia indetto manifestazioni contrarie alla pratica vaccinale". E' la replica del Consiglio dell'Ordine nazionale dei biologi (Onb) alle "iniziative tendenti a creare il blocco - aggiunge la nota del Consiglio dell'Onb - presso talune università, delle commissioni di esame per l'abilitazione all'esercizio della professione di biologo", come nel caso dell'Università di Pavia.

Il presidente e il consiglio dell'Ordine nazionale dei biologi "ribadiscono, ancora una volta, che nessuna attività è stata mai svolta contro la pratica vaccinale e contro la legge che la rende obbligatoria" e il presidente dell'Onb, Vincenzo D'Anna, chiederà di essere ricevuto dal ministro della Pubblica Istruzione, dal ministro della Salute e dai presidenti delle commissioni parlamentari di Sanità e Cultura della Camera e del Senato, "per illustrare, personalmente, l'unica e vera linea assunta dall'Onb", ribadisce la nota.

"Si chiarisce altresì che i convegni organizzati dall'Ordine nazionale dei biologi hanno sempre trattato, con metodo scientifico, l'analisi delle questioni oggetto dei convegni medesimi, con la partecipazione di esperti di fama internazionale, ivi compresi alcuni premi Nobel, e che di recente si è tenuto, in Roma, il convegno 'Vaccinare in sicurezza' - ricorda il Consiglio dell'Onb - ove alcuna critica o alcun rilievo sono stati mossi nei confronti dell'efficacia della pratica vaccinale così come testimoniano gli atti del convegno (accessibili per il tramite del sito istituzionale dell'Ordine)". Nel contempo l'Ordine "vigilerà e segnalerà in ogni sede la lesione dei diritti dei biologi laureati a sostenere l'esame di abilitazione all'esercizio professionale costituzionalmente garantito e chiede al ministro della Salute e al ministro della Pubblica Istruzione di esercitare le proprie potestà e responsabilità nei confronti di una contestazione che non produce altra ricaduta che il diffuso danno ai biologi stessi", conclude la nota.

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