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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Roma

Roma, c'è l'accordo per il nuovo stadio: "Meno cemento e niente grattacieli"

Si farà a Tor di Valle. Taglio delle cubature del 50 per cento. Nessun grattacielo, solo edifici integrati con il panorama. La sindaca Raggi: "Un'opportunità per la città"

"Meno cemento", e niente grattacieli. Ma lo stadio della Roma a Tor di Valle si farà, c'è l'accordo. 

"ORGOGLIOSI" - È la stessa sindaca a dare l'ufficialità: "Vi annunciamo che questa amministrazione ha raggiunto un accordo con la Roma. L'accordo prevede sostanzialmente un nuovo progetto, possiamo chiamarlo progetto 2.0". Soddisfazione anche nelle parole del direttore generale della Roma Baldissoni: "A nome del presidente Pallotta e della Roma voglio ringraziare la sindaca, anche perchè siamo contenti di vederla qui in perfetta salute. Il progetto precedente era figlio di un amministrazione precedente, noi abbiamo offerto la nostra disponibilità per rivederlo. Siamo molto orgogliosi di aver raggiunto un accordo che migliora il tutto con un intervento importante. È un giorno storico non soltanto per la Roma ma anche per la città".

PROGETTO GREEN - Che cosa cambia concretamente? "Sarà innovativo - spiega Raggi - abbiamo ottenuto un taglio delle cubature da oltre 1,1 milioni di metri cubi fino alla metà, 598mila metri cubi, di cui il 60% solo sul business park. È un progetto che prevede la costruzione di edifici bassi, quindi via le torri, completamente integrati con il panorama e con lo standard energetico classe A4, il più alto al mondo". Stabilita anche una impronta green al progetto con l'ingresso nel progetto della bioarchitettura. Gli edifici del cosiddetto Convivium  avranno alberi sui tetti o inglobati nelle strutture. L'amministrazione ha chiesto e ottenuto l'uso di altri materiali, non solo cemento, come il legno, e del fotovoltaico.

A TOR DI VALLE - "Abbiamo rivoluzionato il progetto dello stadio della Roma e lo abbiamo trasformato in una opportunità per Roma -continua Raggi - Abbiamo sempre detto di essere favorevoli alla realizzazione dello stadio ma nel rispetto della legge e per il bene della nostra città. Ci siamo riusciti. Abbiamo evitato il progetto monstre ereditato dalla precedente amministrazione. A Tor di Valle nascerà uno stadio ma moderno, ecocompatibile, all’avanguardia dal punto di vista delle tecnologie ma soprattutto sarà un’opera che rispetterà molto di più l’ambiente e il territorio".

OPERE PUBBLICHE - Per quel che riguarda le opere pubbliche Raggi rassicura: "Abbiamo previsto una convenzione con i costruttori: avranno priorita' le opere di urbanizzazione utili alla città e ai romani, come la messa in sicurezza dell’area di Decima o il potenziamento della ferrovia Roma-Lido grazie a cui si accorceranno i tempi per andare e venire dal litorale di Ostia". La trattativa dovrebbe chiudersi definitivamente tra qualche giorno. Resta da capire se sarà necessaria una proroga alla conferenza dei servizi o si riuscirà a firmare tutto entro il 3 marzo. Secondo quanto riporta l'Agenzia Dire "il 'progetto 2.0' dello stadio della Roma a Tor di Valle verrà tradotto in una novazione della delibera di pubblico interesse, che verrà perciò in un certo senso "emendata" e non annullata. Non servirà dunque una nuova conferenza dei servizi, ma la Roma chiederà comunque una proroga di 30 giorni di quella attuale per definire il nuovo progetto nei dettagli"

CODACONS ALL'ATTACCO - Sull'intesa potrebbe piombare un ricorso del Codacons al Tar del Lazio. L'associazione dei diritti dei consumatori in una nota spiega che va bene il taglio delle cubature, "se questo sarà realmente rispettato, ma vogliamo vederci chiaro sulla proprietà del nuovo stadio secondo un parere legale reso noto pochi giorni fa e in possesso del sindaco raggi, infatti, il vero soggetto realizzatore dello stadio sarebbe la società As Roma Spv Llc il cui oggetto sociale non è quello dell`esercizio dell`attività sportiva ma la cartolarizzazione del credito". E "questo potrebbe determinare una violazione della norma relativa alla realizzazione di impianti sportivi nelle periferie urbane che individua i soggetti che possono beneficiare della procedura amministrativa semplificata, ossia associazioni o società sportive. In tal senso il Codacons valuterà - si sottolinea - un possibile ricorso al Tar del Lazio qualora dovessero emergere contrasti con la normativa vigente in ordine al soggetto che realizzerà lo stadio".

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