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Martedì, 23 Aprile 2024
CRONACA

"Giustizia per Anatolij, papà eroe ucciso per sventare una rapina"

La comunità di Castello di Cisterna si stringe intorno alla famiglia del muratore ucraino ucciso da due malviventi che tentavano di rapinare un supermercato. Il governatore della Campania lo ha definito un “eroe civile"

NAPOLI - La piccola comunità di Castello di Cisterna è sconvolta, precipitata nell’orrore dopo la morte del muratore eroe Anatolij Korol, il 38 anni di origine ucraina rimasto ucciso mentre tentava di sventare una rapina in un supermercato dove si trovava insieme alla figlioletta di un anno e mezzo. Il Comune ha proclamato il lutto cittadino, mentre la gente, che si è stretta intorno alla famiglia, ora chiede a gran voce che sia fatta giustizia.

IL CORAGGIO DI ANATOLIJ - Da brividi la dinamica della tragedia. Uscendo dal supermercato di via Selva con la figlia, Anatolij ha incrociato i due malviventi, con il volto coperto da casco e maschere, mentre entravano nel punto vendita. Korol ha lasciato la sua bambina fuori dal negozio ed è tornato indietro, per tentare di sventare la rapina. Ha lottato con i ladri che cercavano di farsi consegnare l’incasso dalla cassiera. Nella colluttazione sono partiti dei colpi di pistola, che hanno raggiunto l’uomo al petto e alla gamba e per lui non c’è stato niente da fare. Devastata dal dolore la moglie Nadiya. I carabinieri indagano sulla rapina, e le riprese delle telecamere di videosorveglianza sono al vaglio degli inquirenti. I ladri sono riusciti a portare via dalla cassa appena 300 euro. 

"EROE CIVILE" - "Dobbiamo dare un segnale forte - ha detto il sindaco del piccolo comune del napoletano, Clemente Sorrentino, molto vicino alla famiglia - Anatolij ha fatto quello che dovrebbe fare ognuno di noi”. L’amministrazione comunale infatti si farà carico dei funerali per ricordare Anatolij Korol, definito “un esempio” anche da don Francesco Capasso, il parroco della piccola chiesa di San Nicola. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha parlato di Korol come di un “eroe civile”, la cui morte è “la testimonianza suprema di un martire della giustizia, esemplare per tutti noi”. De Luca ha poi annunciato forme di aiuto concrceto per i familiari di Anatolij, confidando poi “nell’operato delle forze dell’ordine affinché i colpevoli di questo crimine efferato siano assicurati alla giustizia ed adeguatamente puniti”.

LA RABBIA DI SAVIANO - Sull’episodio ha parlato anche Roberto Saviano. In un post su Fb, lo scrittore di “Gomorra” ha espresso rabbia per l’accaduto. La morte di Anatolij “non ha fatto notizia”, scrive. “Nessun commento importante - ha scritto su Fb -. Se l'ucraino fosse stato il rapinatore, oggi su questo caso avremmo avuto molta più attenzione, raccolte di firme, cortei".

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