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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Omicidi

A cena con l'assassino: Biagio e Anastasia, giovani vittime del loro docente di inglese

I due trentenni si erano trasferiti nel Veneziano da qualche anno: lei da Mosca, lui da Napoli. L'assassino, reo confesso, aveva viaggiato molto all'estero, prima dell'efferato omicidio

Vittime impotenti del proprio carnefice. Sono la 30enne Anastasia Shakurova, russa da quattro anni a Mestre, e Biagio Junior Buonomo, 31 anni, originario di Barano d'Ischia (Napoli), anch'egli da qualche anno stabilito nel Veneziano, a Marcon. Sono stati uccisi nella notte tra sabato e domenica a Chirignago, da Stefano Perale, reo confesso, 50enne docente di inglese e traduttore. Prima li ha narcotizzati, poi li ha finiti: lei soffocata in camera da letto, lui percosso con un bastone fino alla morte.

Anastasia si era trasferita in Italia nel 2013, dove ha cominciato a lavorare come traduttrice ed interprete per il salone di bellezza di Aldo Coppola, con responsabilità di traduzione nel "salone vip". Poi, un impiego per due anni alla Arco Vigilanza, in leasing presso la Superjet International, con responsabilità di assistente esecutiva, tra le quali l’organizzazione e gestione dell’agenda, l’accoglienza dei clienti ed il coordinamento di meeting e riunioni. Dopo un’esperienza come impiegata commerciale alla Enerco Distribuzione, da giugno 2016 era assunta come assistente esecutiva nel gruppo VeniceCom IT, responsabile della gestione dei mercati delle ex repubbliche dell’Unione Sovietica.

Biagio, classe 1986, si è laureato nel 2011 all’Università Federico II di Napoli, dopo una prima esperienza alla Desà Engineering di Napoli, il trasferimento a Marcon, nella sede veneziana dell’azienda, con compiti di supporto ingegneristico e supporto tecnico: il suo lavoro era concentrato nelle revisione e completamento dei supplementi ai manuali operativi del velivolo Superjet SSj-100: proprio il periodo di lavoro congiunto nell’azienda potrebbe essere stato galeotto per i due giovani trentenni, impegnati in una relazione sentimentale.

Quella stessa relazione che proprio non andava giù a Stefano Perale, lui che aveva avuto una storia d'amore con la sua vittima. E che, evidentemente, non si era mai rassegnato a perdere. Secondo i suoi profili social, il 50enne si è laureato all'Università degli Studi di Padova nel 1995 in Lingue e letterature straniere, poi un master di specializzazione nello stesso ateneo, prima di girovagare per il mondo. Prima un'esperienza all'università della Georgia, negli Stati Uniti, come docente di italiano come lingua straniera, poi in Cina, dove per un anno ha insegnato inglese all'Hunan Tech Institute. Dal 2004 è impiegato all'Umana Forma di Venezia, come docente formatore. O meglio era, prima della tragica notte in cui ha deciso di togliere la vita a due giovani ed incolpevoli ragazzi.

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