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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Nuoro

Gianfranco ucciso a 36 anni, sindaco chiama a raccolta il paese per i funerali: "Basta violenza"

Il sindaco di Genoni: "Nonostante le regole imposte dall'emergenza epidemiologica, con un limite ai partecipanti, ritengo sia invece opportuno presenziare alla cerimonia funebre (con mascherina e distanziamento o rimanendo nelle proprie automobili) per dare l’ultimo saluto"

Un piccolo paese di 800 abitanti scosso da due omicidi in meno di un anno. L'ultima vittima a Genoni, nel cuore della Sardegna, è Gianfranco Melis, 36enne allevatore: era stato trovato morto dal padre domenica scorsa, nell'azienda agricola di famiglia situata in località Tramazzetta. A ucciderlo sono stati due colpi di fucile caricato a pallettoni. L'unica certezza sarebbe che il killer conosceva le abitudini della vittima e sapeva che rimaneva in azienda fino a tardi per portare avanti lavori artigianali. Il killer si sarebbe avvicinato a Melis alle spalle e l'avrebbe colpito da distanza molto ravvicinata.

Su Facebook nelle scorse ore è stato pubblicato una sorta di appello dal sindaco stesso del piccolo paese: "Basta violenza". Il sindaco Gianluca Serra ha scritto: "Nonostante le regole imposte dall'emergenza epidemiologica, con un limite ai partecipanti, ritengo sia invece opportuno presenziare alla cerimonia funebre (con le dovute accortezze di mascherina e distanziamento o rimanendo nelle proprie automobili) per dare l’ultimo saluto" e per dare un segnale di coesione sociale. Il funerale potrebbe essere celebrato nel pomeriggio.

"Si stanno trascorrendo giorni di sconcerto e indignazione in paese, a causa della prematura e tragica scomparsa di Gianfranco Melis, ragazzo mite e riservato, oltre che buon amico e persona affidabile per chi lo conosceva meglio" scrive il primo cittadino, che poi aggiunge: "Si aspetta di conoscere la verità. Oltre al chiaro turbamento collettivo percepibile in paese, la popolazione di Genoni è sinceramente stanca, e non più disposta a sopportare ulteriori violenze e soprusi di questo tipo".

Presenziare al funerale di Gianfranco Melis è un modo, secondo il sindaco, "anche per dire basta a questa profonda ingiustizia che la nostra comunità si ritrova a dover sopportare. Genoni non merita di dover subire altri lutti e altro sangue. Ma non si può nemmeno prendere la via della rassegnazione; è troppo comoda e semplice, lava le coscienze e mette tutti in pace, e lascia aperta la via a nuovi soprusi e ingiustizie. Ognuno da solo miracoli non ne può fare, ma a livello di comunità è possibile fare cose importanti. E ogni paese ha la comunità che si merita".

Per il fatto di sangue dell'agosto scorso (Roberto Vinci, 48 anni, era stato ucciso con una fucilata in campagna) è stata arrestata una persona del paese, un giovane di 23 anni.

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