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Giovedì, 28 Marzo 2024
Omicidio Loris

Caso Loris, la super-perizia: "Veronica ha un alibi di ferro"

Secondo una nuova perizia effettuata dalla difesa, il bambino sarebbe morto in un orario differente da quello stabilito inizialmente. L'avvocato Villardita: "Verrà scagionata"

Un alibi di ferro scagionerebbe Veronica Panarello dall'accusa di aver ucciso il figlioletto Andrea Loris Stival. E' quanto ha affermato l'avvocato Francesco Villardita nel corso della diretta della trasmissione 'Mattino Cinque': secondo una nuova perizia effettuata dalla difesa, Loris sarebbe morto in un orario differente da quello stabilito inizialmente. Un orario che sarebbe incompatibile con gli spostamenti di Veronica.

LA PERIZIA - "Noi abbiamo una certezza: tramite il nostro consulente - ha spiegato l'avvocato - abbiamo effettuato una perizia di parte a seguito del deposito di quella del pubblico ministero e abbiamo accertato che per i parametri indicati in quella consulenza è impossibile che il bambino sia stato ucciso tra le 8.30 e le 10.00 perché, per quei dati, e soprattutto per l’assenza di macchie ipostatiche complete (che sono già complete dopo otto ore) l’orario della morte non può essere quello ma deve essere spostato in avanti almeno di due ore". 

ORARI INCOMPATIBILI - Perentoria la conclusione dei legali: "Ci troveremo quindi verso le 12-12.30, un orario assolutamente incompatibile con la presenza della signora Panarello in quei luoghi. Abbiamo questa certezza che porteremo nelle sedi processuali perché vogliamo dimostrare l’impossibilità sotto il profilo materiale della commissione dell’omicidio da parte di Veronica".

LE FASCETTE - "Anche sulle fascette non siamo convinti ha aggiunto Villardita -. Abbiamo già presentato questo nostro dubbio al tribunale del riesame dicendo che mancano le zigrinature su quel solco che è stato rilevato dal medico legale della procura. Faremo anche su questo la nostra battaglia". 

Loris, le foto dalla casa dell'orrore

INCIDENTE PROBATORIO - Intanto proprio questa mattina è cominciato l'incidente probatorio per trasferire le immagini registrate a Santa Croce Camerina da sistemi di videosorveglianza pubblici e privati la mattina del 29 novembre del 2014, giorno dell'omicidio del piccolo Loris Stival, e anche nei giorni precedenti al delitto.

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