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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Palermo

Continua la battaglia di Vincenzo Agostino: ''Voglio giustizia, i soldi non mi interessano''

Il 5 agosto 1989  due uomini in moto gli uccisero il figlio e la nuora, Ida Castelluccio. Da lì in poi sono iniziati i tormenti, la tortuosa strada verso la verità: 'Voglio giustizia, i soldi non mi interessano''. Antonino "Nino" Agostino ufficialmente era solo un poliziotto addetto alla squadra Volanti del commissariato San Lorenzo, ma in realtà andava a caccia di latitanti

Non interessano i soldi a Vincenzo Agostino, quei 50 mila euro di risarcimento non sono nei suoi pensieri: ''Voglio giustizia, i soldi non mi interessano''. Il 5 agosto 1989  due uomini in moto gli uccisero il figlio e la nuora, Ida Castelluccio. Da lì in poi sono iniziati i tormenti, la tortuosa strada verso la verità. Adesso il papà di Antonino, l'agente ammazzato a Villagrazia di Carini (Palermo) 30 anni e mezzo fa, chiede 50 mila euro di risarcimento a un ex poliziotto indagato per favoreggiamento in concorso aggravato nel 2008, procedimento poi archiviato per prescrizione.    

L'omicidio di Antonino Agostino e Ida Castelluccio

I contorni di quel dramma non sono mai stati chiariti. Antonino "Nino" Agostino ufficialmente era solo un poliziotto addetto alla squadra Volanti del commissariato San Lorenzo, ma in realtà andava a caccia di latitanti. Il giorno stesso del delitto un collega dell’agente ucciso lo riferì subito all’allora capo della squadra mobile Arnaldo La Barbera, ma la macchina del depistaggio era già in azione. Le indagini presero la strada dei rancori di alcuni familiari di un'ex fidanzata di Nino. Un depistaggio, le indagini non portarono mai a nulla di concreto. Antonino Agostino stava indagando anche sul fallito attentato dell'Addaura. Attualmente i mandanti e gli esecutori del delitto sono ancora ignoti.

Vincenzo Agostino, il padre di Antonino, dal giorno del duplice omicidio non si è più tagliato la barba come forma di protesta contro l'occultamento della verità sulla morte del figlio e della nuora. "Non mi interessano i 50 mila euro di risarcimento - dice all'agenzia Agi - ma che si faccia giustizia, che si porti alla luce questa situazione. Non mi interessa il risarcimento economico, ma quello morale: che ciò che non ha fatto lo Stato, possa farlo io".

Vincenzo Agostino: "I 50 mila euro andrebbero in beneficenza"

Tra due giorni la vicenda tornerà nelle mani del giudice del tribunale civile di Palermo. La richiesta è di 50 mila euro ma Vincenzo già annuncia che, se mai riuscisse a ottenere questo risarcimento, utilizzerebbe questi soldi per fare beneficenza e aprire una biblioteca per giovani senza risorse. "Cosa succederà giovedì? Non succederà nulla - risponde Vincenzo Agostino, sempre all'Agi - figuriamoci, con la legge italiana, cosa vuole che succeda. Temo che i tempi si allunghino all'infinito... Io ancora ci credo nella giustizia perché c'è una nuova gioventù che ci crede, che ha visto moltissima sofferenza, ha visto quante vittime innocenti ci sono state nel nostro paese. La giustizia siamo noi - ha concluso - dobbiamo formarci con uno Stato nuovo, e io mi auguro che, dopo tutte queste vicende nella magistratura dove ci sono giudici corrotti accanto a quelli puliti, ecco speriamo di trovare un giudice abbastanza bravo e onesto".

Un anno fa è morta la madre di Antonino Agostino

A febbraio era morta Augusta Schiera, la madre di Antonino Agostino, non si era mai fermata per la ricerca della verità. "Mio figlio ha sacrificato la sua giovane vita, quella della moglie e del figlio che la moglie teneva in grembo, per lo Stato. Finché avrò un filo di vita continuerò a lottare per avere giustizia" diceva. 

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Una immagine di Nino Agostino con la moglie Ida il giorno del loro matrimonio.. MIKE PALAZZOTTO/ARCHIVIO ANSA

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