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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Omicidio stradale, il Senato approva la nuova legge: cosa cambia

Palazzo Madama ha finalmente approvato il ddl, sul quale il governo aveva posto la fiducia, con 149 voti a favore, 3 contrari e 15 astenuti

Il reato di omicidio stradale è legge: il Senato ha finalmente approvato il ddl, sul quale il governo aveva posto la fiducia, con 149 voti a favore, 3 contrari e 15 astenuti.

Quello licenziato è lo stesso testo che era stato approvato dalla Camera nella seduta del 21 gennaio 2016, con l'accoglimento di un emendamento che esclude l'arresto in flagranza per il responsabile di un incidente, dal quale derivi il delitto di lesioni personali colpose, se il conducente si ferma, presta assistenza e si mette a disposizione delle autorità. 

Il ddl prevede pene più severe per chi uccide una persona guidando in stato di ebbrezza oppure abbia commesso gravi violazioni al codice della strada: eccesso di velocità, guida contromano, infrazioni al semaforo, sorpassi, inversioni rischiose. Per i pirati della strada scatta l’aumento di pena da un terzo a due terzi. La richiesta di voto di fiducia equivale a certezza dell’approvazione della legge. 

Vediamo nel dettaglio cosa cambia.

STATO DI EBBREZZA E GUIDA PERICOLOSA – Si parte dalla pena già in vigore, da 2 a 7 anni per l’ipotesi base: chi uccide violando il codice della strada. La sanzione si inasprisce per chi guida in stato di ebrezza: con un tasso alcolico oltre 1,5 grammi per litro o sotto effetto di droghe si rischiano dagli 8 ai 12 anni di carcere. Da 5 a 10 anni per chi invece ha un tasso alcolemico inferiore ma comunque superiore a 0,8 g/l. La stessa pena per chi compie gravi violazioni della strada.

LESIONI STRADALI – Pene più severe anche per chi non uccide ma procura lesioni alle altre persone coinvolte nell’incidente. Sempre se chi guida è ubriaco o drogato, si rischiano da 3 a 5 anni per lesioni gravi, da 4 a 7 per quelle gravissime. Se invece il conducente ha bevuto ma non è ubriaco (soglia 0,8 g/l) o l’incidente è causato da manovre pericolose si rischia il carcere da un anno e 6 mesi a 3 anni per lesioni gravi. Da 2 a 4 anni per le gravissime.

PIRATA DELLA STRADA – Se il conducente fugge dopo il sinistro scatterà invece inesorabile un aumento di pena da un terzo a due terzi. La pena non potrà comunque essere inferiore a 5 anni per omicidio e 3 anni per lesioni. Sono previste ulteriori aggravanti se le vittime sono più di una o se si è alla guida senza patente o assicurazione. Diminuita invece fino alla metà la pena se l’incidente non è conseguenza esclusiva dell’azione del colpevole.

RITIRO DELLA PATENTE – Sia in caso di condanna che di patteggiamento sarà automaticamente revocata la patente. Per riaverla bisognerà attendere 15 anni per omicidio o 5 anni per lesioni. Il termine aumenta nelle ipotesi più gravi: in caso di omicidio con fuga dovranno trascorrere almeno 30 anni dalla revoca. Qualora il conducente fosse in possesso di patente di guida straniera, anziché la revoca scatta l’inibizione a guidare su suolo italiano per lo stesso periodo di tempo.

ARRESTO E PRESCRIZIONE – Raddoppiano i termini di prescrizione. Mentre è obbligatorio l’arresto in flagranza solo nel caso più grave: ubriachezza pesante o droga. Negli altri casi l’arresto è facoltativo. Espressamente escluso per lesioni, se il conducente si è fermato a prestare soccorso.

MEZZI PESANTI – L’ipotesi più grave di omicidio stradale si applica ai camionisti e agli autisti di bus anche in presenza di un tasso alcolemico modesto, sopra gli 0,8 g/l. 
 

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