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Venerdì, 29 Marzo 2024
Pavia

Operaio si toglie la vita, "l'impresa non pagava da otto mesi"

Un dipendente della Brasilia Retorbido di Pavia in cassa integrazione si è suicidato. Fiom: "L'azienda si era impegnata ma non ha mai rispettato gli accordi"

Dopo otto mesi senza ricevere gli 800 euro di cassa integrazione, un operaio di 31 anni si è tolto la vita.

L'uomo, dipendente della Brasilia di Retorbido, in provincia di Pavia, era giunto allo stremo delle forze, in preda ad una grave crisi depressiva causata dalla situazione lavorativa.

"Da mesi, precisamente da otto, attendeva invano il versamento degli 800 euro di cassa". E' quanto denuncia la Fiom, sottolineando che P.V. era uno dei 180 dipendenti messi in mobilità e che "la Brasilia non pagava nemmeno i salari dei dipendenti che lavoravano a rotazione nella ditta specializzata nella produzione di macchine da caffè da più di 4 anni".

"Abbiamo fatto di tutto per convincere l'imprenditore a pagare, da fine 2011 lo abbiamo sollecitato in vari modi, con scioperi, presidi e articoli sulla stampa locale" ha dichiarato Renzo Scinaldi, segretario Fiom-Cgil di Voghera Oltrepò, precisando che "l'abbiamo fatto chiamare dalla Prefettura e dalla Provincia e a metà marzo abbiamo fatto un incontro durante il quale lui ha firmato una lettera in cui si impegnava a pagare gli stipendi: ma la promessa di rispettare quanto previsto dagli accordi sindacali è rimasta carta straccia, e i soldi ai lavoratori non sono mai arrivati".

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