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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Torino

Busta esplosiva al sindaco Appendino, nel mittente "Scuola Diaz di Genova"

Gli artificieri della polizia hanno disinnescato il pacco-bomba: "Lo strappo sarebbe esploso facendo danni". A dare l'allarme gli addetti alla ricezione della posta vista l'anomalia dell'indirizzo

Una "busta sospetta" è stata recapitata oggi, lunedì 1 aprile 2019, al municipio di Torino durante la seduta del consiglio comunale. Indirizzata al sindaco Chiara Appendino nel plico vi era una pila collegata con alcuni fili ad un sacchettino contenente della polvere.

Dopo due ore di controlli, gli artificieri della polizia hanno lasciato Palazzo Civico portando via la busta sospetta.

Come spiega TorinoToday, gli artificieri hanno confermato che con lo strappo sarebbe esploso facendo danni, in quanto conteneva una buona quantità di polvere pirica.

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Il mittente riportato sulla busta riportava scritto in stampatello su un foglio bianco "scuola Diaz di Genova". Gli addetti alla ricezione della corrispondenza del municipio hanno dato l'allarme proprio vista l'anomalia dell'indirizzo.

Visto il mittente e la modalità di confezionamento della bomba, la pista dell'estremismo anarchico è prioritaria.

Appendino: "Avanti, più determinata di prima"

"Se qualcuno pensa di intimidirmi, si sbaglia di grosso. Avanti, più determinata di prima". Così, sui  social, la sindaca di Torino Chiara Appendino ha commentato la busta sospetta che le è stata inviata in Comune con all’interno un congegno composto da una pila collegata con alcuni fili ad un sacchettino contenente della polvere e che secondo gli investigatori 'poteva esplodere'. "Grazie a tutte e tutti - ha detto la prima cittadina del capoluogo piemontese - per i messaggi di vicinanza e solidarietà".

Appendino finisce sotto scorta dopo gli osceni manifesti degli anarchici

A febbraio Torino era stata tappezzata da scritte che vorrebbero "Appendino Appesa": tutto è nato dopo i disordini sorti in seguito allo sgombero dell'ex Asilo Principe di Napoli, noto come l'Asilo Okkupato, dimora degli anarchici dal lontano 1995.

Lo sgombero del centro sociale è stato deciso dopo la sentenza di un gip nel corso di un indagine per associazione sovversiva.

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Scritte contro la sindaca Chiara appendino fatte dagli anarchici durante la manifestazione di ieri pomeriggio a Torino, 31 marzo 2019. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

Non centro sociale ma covo di una cellula di sovversivi

Nell'ambito dell'inchiesta sono stati arrestate sei persone accusate aver animato e organizzato una cellula anarchico insurrezionalista sulla quale graverebbero ben 21 attentati con finalità eversive. Il loro scopo sarebbe stato quello di influire sulle politiche nazionali in materia di immigrazione mediante la ripetuta distruzine degli attuali CPR - le stesse strutture che fino all'anno scorso erano chiamate CIE, a Torino è in corso Brunelleschi - e con atti di violenza e intimidazione ai danni delle imprese che sono impegnate nella gestione di queste strutture. 

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