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Giovedì, 18 Aprile 2024
Carceri

Pannella accetta le cure di reidratazione

Il leader dei Radicali ha accettato di sottoporsi ad una terapia endovenosa dopo otto giorni di sciopero della fame e della sete per protesta contro la condizione delle carceri

ROMA - Marco Pannella ha accettato una terapia endovena. Lo ha annunciato lo stesso leader dei Radicali, che si trova ricoverato da alcuni giorni in una clinica romana per le conseguenze dovute allo sciopero della sete e della fame sul problema del sovraffollamento delle carceri.

I medici avevano parlato di un aggravamento delle sue condizioni. Sentitosi male durante la notte, Pannella ha preso la decisione di sottoporsi alle cure. I medici hanno prescritto una flebo di acqua e zucchero nel tentativo di far riprendere l'idratazione.

"Abbiamo appena cominciato una terapia endovenosa con una soluzione di acqua e zucchero. Abbiamo appena iniziato a reidratare Pannella. Vediamo l'esito, che non è scontato, di questa terapia. Si tratta di vedere se attraverso l'idratazione riprende la diuresi, e quindi il recupero della funzione renale", ha detto il medico, Claudio Santini, in diretta a Radio Radicale.

Pannella si era sentito male ieri sera, al suo rientro in clinica dopo aver partecipato alla trasmissione RadioCarcere su Radio Radicale. "Il problema è semplice: ho detto, ho giurato che se uno di quelli che ho evocato, un Vasco Rossi, avesse ritenuto di poter annunciare mi candido per la battaglia per l'amnistia, la giustizia, la libertà", per uscire dalla infamante condizione di flagranza criminale dello Stato italiano, una campagna lanciata dal Natale 2005, dalla Santa Pasqua del 2006, dal 25 aprile scorso anno, da battaglie comuni, ho giurato che se uno di questi darà corpo a questa lista avrei bevuto. Questa cosa formale - ha detto Pannella intervenendo a Radio Radicale - non c'è stata".

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