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Venerdì, 29 Marzo 2024
Stati Uniti

New York: madre perde la custodia dei due figli perché ha abortito

La storia di Lisa Mehos: dopo il divorzio dal marito non ottiene la custodia dei figli. Le ragioni? Aveva fatto sesso e abortito dopo la fine del suo matrimonio

Una vicenda che mette in discussione la reputazione della Grande Mela. Lisa Mehos non pensava che sarebbe potuta andare così e lo dichiara al New York Daily News: "È una sentenza che può andare bene in Texas o Mississippi, ma non qua". Nel 2006 Lisa sposa John Mehos, ricco e facoltoso banchiere di Wall Street, vent'annni più grande. Dal matrimonio nascono anche due bambini.

Dopo cinque anni di tradimenti e bugie, la donna è esasperata e decide di chiedere il divorzio. Ma John non ci sta e decide di dare avvio a un'intensa battaglia legale per l'affidamento dei figli, che porta i due dai giudici della Corte Suprema di Manhattan. Fin qui un caso legale come tanti. La decisione della giudice Lori Sattler trasforma tutto in una storia da tabloid: nessuna custodia per Lisa a causa di un aborto effettuato entro il terzo mese e dopo la fine del matrimonio.

Secondo Sattler quell’aborto significherebbe che Lisa Mehos non sarebbe una madre affidabile avendo portato un uomo a casa davanti ai suoi figli e soprattutto sarebbe un’ipocrita, essendosi definita cattolica. Niente da obiettare invece a John Menos, amministratore delegato di Green Bank, visto che ha ammesso davanti ai giudici di aver tradito la moglie e in una circostanza anche di averla picchiata davanti ai bambini, rompendole un dito e provocandole un occhio nero e un ematoma. Il caso di violenza però è stato archiviato per mancanza di prove e il marito ha dichiarato che la causa dell'occhio nero non era lui, bensì un'iniezione di botox.

Lisa Mehos è stata anche obbligata ad ammettere in aula di aver fatto sesso con un uomo dopo la fine del matrimonio e di aver deciso di abortire, specificando però di non averlo portato a casa con i figli. Secondo il legale del marito l’aborto metterebbe in discussione la sua credibilità come madre: il sesso fuori dal matrimonio e la decisione di interrompere la gravidanza sarebbero infatti "esperienze traumatiche", che avrebbero creato scompensi psicologici e stress alla donna.

Così Lisa può far visita ai suoi figli soltanto nei fine settimana e adesso rischia di non vederli mai più: "Ho fatto sesso con un uomo che conosco da vent’anni e sono diventata una mamma terribile. Credo che, in un caso di affidamento, utilizzare un aborto come arma contro una donna sia un notevole passo indietro per quanto riguarda i diritti delle donne e il diritto di scelta".

La sentenza definitiva arriverà tra un mese ma intanto la New York progressista si è già espressa sul caso: alle udienze non mancano mai attiviste per i diritti delle donne, con magliette su cui si legge la scritta "io ho avuto un aborto". Diversi giornali locali hanno poi preso le sue difese. Ma c'è anche chi non si stupisce: "L’aborto è considerato una prova processuale - si afferma sul blog ThinkProgress - Lisa Mehos è l’ennesima dimostrazione dello stigma sociale che pesa sulle donne che si sottopongono a un’interruzione di gravidanza".  Ma in realtà l’interruzione di gravidanza è una pratica diffusa negli Usa: una donna su tre ammette di averne effettuato almeno una entro i quarantacinque anni.

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