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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Allarme pesto al botulino: ricoveri e psicosi

Dieci ricoverati a Genova, in tilt i centralini degli ospedali. "La situazione è sotto controllo", dice l'assessore alla Salute della Regione Liguria Claudio Montaldo

GENOVA - A seguito dell'allarme per il pesto a rischio botulino, sono dieci i pazienti ricoverati negli ospedali genovesi (quattro al Galliera, quattro al San Martino, uno a Villa Scassi e un bambino al Gaslini). Per tutta la serata di ieri e per le prime ore della mattinata di oggi, inoltre, sono giunte centinaia di richieste di informazioni ai centralini delle strutture sanitarie, mentre circa 70 persone sono state sottoposte a visite e poi dimesse.

Per i ricoverati al Galliera si è trattato di "un trattamento precauzionale - spiega Paolo Cremonesi, responsabile del Galliera - e a breve lasceranno l'ospedale". Anche al San Martino l'auspicio - spiega il primario Paolo Moscatelli - "è di dimettere i pazienti nelle prossime ore", mentre a Villa Scassi l'unico degente "aveva una dermatite e diceva di aver mangiato pesto - spiega il responsabile Luca Berlinghieri - lo abbiamo controllato ma i risultati sono negativi".

Sta meglio anche il bambino sotto osservazione all'ospedale pediatrico Gaslini: sarà dimesso nelle prossime ore senza alcuna conseguenza. Decine le telefonate giunte tra ieri e oggi alla centrale operativa del 118: "In molti casi - spiegano dal centralino - si trattava di semplici richieste di informazioni ma ci sono state anche persone che dicevano di sentirsi poco bene dopo aver mangiato il pesto e così abbiamo provveduto a inviare i nostri mezzi". Oggi pomeriggio, alle 15.30, l'assessore Claudio Montaldo e i medici faranno il punto della situazione nella sede della regione Liguria.

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"NESSUN CASO ACCLARATO FINORA" - "La situazione è sotto controllo, al momento, fra le persone in osservazione in ospedale a Genova e in altre realtà liguri non risultano casi acclarati di intossicazione dovuti alle confezioni di pesto sospettate di contenere botulino. Stiamo seguendo con la massima attenzione, senza nessun allarme, la situazione insieme con i medici delle strutture sanitarie". Lo ha detto l'assessore alla Salute della Regione Liguria Claudio Montaldo che per tutta la giornata ha seguito l'evolvesi della situazione con i medici, le Asl e l'azienda produttrice. Il possibile rischio botulino era emerso dalle procedure di autocontrollo su una partita di pesto distribuita in Piemonte eseguite dalla stessa ditta produttrice Bruzzone e Ferrari di Genova-Prà che ha provveduto a ritirare subito dal mercato il lotto 13 G03 con scadenza 9 agosto 2013. I campioni sono ora all'Istituto Superiore di Sanità per essere analizzati", spiega l'assessore alla Salute Claudio Montaldo. Montaldo rinnova l'invito ai cittadini di controllare eventuali confezioni di pesto della ditta Bruzzone e Ferrari in loro possesso, se appartenessero alla partita "incriminata" non vanno consumate ma consegnate alla Asl o al negozio o supermercato dove so no state acquistate.

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