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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Il piano dell'Ue per aiutare l'Italia sui migranti: in arrivo 35 milioni di euro

Pronto un "piano d'azione" per alleviare la pressione migratoria sulle coste italiane. In arrivo anche 500 esperti in rimpatri. Previsto l'aumento dei fondi destinati alla gestione delle migrazioni

Un piano d'azione per sostenere l'Italia, sopraffatta dagli arrivi senza sosta di migranti dalla Libia sulle sue coste. E' questo il piano predisposto dalla Commissione europea, che prevede in particolare nuovi finanziamenti per aiutare le autorità di Roma e Tripoli a gestire la situazione. 

Il piano, presentato al Parlamento europeo a Strasburgo, mira a “rafforzare ulteriormente le capacità delle autorità libiche grazie a un progetto da 46 milioni di euro elaborato congiuntamente con l’Italia” e aumentare l’aiuto all’Italia grazie a uno stanziamento supplementare di “35 milioni di euro da sbloccare immediatamente”.

COSA PREVEDE IL PIANO 

Tra le misure in campo, scrive Repubblica, c'è anche la disponibilità di una squadra di reazione rapida di oltre 500 esperti in rimpatri della Guardia Costiera e di Frontiera Europea, "pronta ad essere dispiegata alla richiesta dell'Italia".

La Commissione sollecita inoltre gli Stati membri a contribuire maggiormente al Fondo per l'Africa, mobilitando altri 200 milioni e garantendo un finanziamento analogo per il 2018 e oltre da parte del bilancio Ue e degli Stati, per completare il contributo da 2,6 miliardi di euro dal budget europeo in lineaa con l'impegno preso alla Valletta nel novembre 2015. 

LE RICHIESTE ALL'ITALIA

Bruxelles chiede però all'Italia di accelerare sui rimpatri, applicando procedure veloci e avvalendosi dei motivi di inammissibilità, raccomandando inoltre di elaborare un elenco nazionale di Paesi di origine sicuri, di emettere decisioni di rimpatrio in contemporanea con quelle sull'asilo e valutare la possibilità di restrizioni in materia di residenza ed evitando di fornire documenti di viaggio ai richiedenti asilo. La Commissione chiede poi all'Italia di rispettare gli impegni presi per quanto riguarda il ricollocamento, "registrando urgentemente tutti gli eritrei presenti in Italia, centralizzando e standardizzando la procedura, consentendo il trasferimento dei minori non accompagnati". L'Italia è anche sollecitata a "dare prova di maggiore flessibilità nei controlli di sicurezza organizzati a livello bilaterale con altri Stati membri".

LA CRITICA DI AMNESTY INTERNATIONAL

Dopo aver esaminato il “Piano d’azione della Commissione europea per sostenere l’Italia, ridurre la pressione e aumentare la solidarietà” lungo la rotta del Mediterraneo centrale, Iverna McGowan, direttrice dell’Ufficio di Amnesty International presso le Istituzioni europee, ha rilasciato il seguente commento:  “Si tratta di un piano dolorosamente inadeguato che fa poco per affrontare sia la drammatica situazione nel Mediterraneo centrale che la mancanza di solidarietà all’interno dell’Unione europea. Invece di proporre ancora più detenzioni di migranti e rimpatri accelerati, i leader europei dovrebbero una volta per tutte prendere misure concrete per evitare che le persone anneghino in mare, soprattutto rafforzando le operazioni di ricerca e soccorso in mare e mettendo a disposizione percorsi legali e sicuri verso l’Europa”.

“Delegare responsabilità sempre maggiori nelle operazioni di ricerca e soccorso in mare alla Guardia costiera libica è un atto irresponsabile e inefficace che ha già provocato l’aumento delle morti in mare. Permettendo alla Guardia costiera libica di intercettare le imbarcazioni e riportarle in terraferma, l’Unione europea sta mostrando un evidente disprezzo per la vita dei rifugiati e dei migranti”. 

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