Schianto Airbus: "Andreas Lubitz aveva seri problemi di vista"
Secondo il New York Times, il copilota aveva scoperto da poco di avere seri problemi alla vista che avrebbero potuto compromettere la sua carriera. E anche gli inquirenti ammettono: "La depressione non è l'unica pista"
La personalità di Andreas Lubitz, il copilota fortemente sospettato di avere deliberatamente fatto precipitare l'airbus 320 della Germanwings sulle Alpi francesi, è "una pista seria", "ma non è la sola": lo ha dichiarato oggi a Dusseldorf uno degli inquirenti francesi che stanno cercando di fare luce sul caso.
"Ci sono alcuni elementi che ci permettono di andare avanti con questa pista, che si presenta come una pista seria, ma che non può essere l'unica", ha detto il generale Jean-Pierre Michel, vice direttore della polizia giudiziaria. Michel ha sottolineato inoltre che in questa fase dell'inchiesta, non c'è ancora "nessun particolare elemento" nella vita di Lubitz, come la rottura di un legame sentimentale o un problema professionale, in grado di spiegare un gesto volontario per distruggere il velivolo con altre 149 persone a bordo.
Non c'è solo la depressione dunque. Secondo il New York Times, che ha ricevuto l'indiscrezione da alcuni investigatori tedeschi, Lubitz aveva scoperto da poco di avere seri problemi alla vista che avrebbero potuto compromettere la sua carriera come pilota.
Intanto Lufthansa comincia a fare il contro dei danni. Il disastro aereo costerà caro alla compagnia aerea e ai suoi assicuratori. Al momento il conto supera i 34 milioni di euro, ma la cifra è destinata a lievitare con le richieste di risarcimento danni che verranno presentate dai familiari delle vittime. Secondo un esperto dello studio londinese Stewarts Law - citato da Tgcom 24 - si potrebbe arrivare a 320 milioni di euro nel caso in cui la responsabilità venisse ufficialmente addossata al suicidio del pilota.
