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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca L'Aquila

Precipita elicottero del 118: aveva soccorso uno sciatore a Campo Felice, sei morti

Individuati i rottami dell'elicottero del 118 precipitato nell'aquilano in un canalone a Casamaina. Nessun superstite: a bordo sei persone tra cui uno sciatore appena soccorso. Meteo pessimo, soccorso alpino e i vigili del fuoco arrivati con gli sci

Sono tutte morte le sei persone a bordo dell'elicottero del 118 precipitato nell'aquilano nei pressi di Campo Felice: i rottami sono stati individuati dai vigili del fuoco de L'Aquila in un canalone nei pressi di Casamaina in canalone in località Vecchia Miniera, ad alcuni chilometri dalla nota stazione sciistica abruzzese. Dalle prime notizie giunte dai soccorritori il velivolo sarebbe distrutto. Soccorsi ostacolati dalle condizioni meteo, la zona raggiunginta dai vigili del fuoco e dal soccorso alpino con gli sci. 

I contatti con l'equipaggio si sono persi dopo le 12. Il velivolo sorvolava la zona di Casamaina, località di Lucoli, sul Gran Sasso quando il pilota ha comunicato con la centrale operativa il "crush" per il blocco dei motori. In questo momento si stanno dirigendo sul posto squadre addette alle ricerche.

Elicottero precipitato, i nomi delle vittime

A bordo sei persone: uno sciatore, Ettore Palanca, appena soccorso e cinque membri del 118 tra cui il pilota Gianmarco Zavoli, il co-pilota Davide De Carolis, tecnico dell'elisoccorso del soccorso alpino e consigliere comunale di Santo Stefano di Sessanio (L'Aquila). Con loro Mario Matrella, tecnico esperto del vericello di Foggia e componente del soccorso alpino stazione Gargano del Gruppo alpino della Puglia. Sul velivolo c'erano anche un medico e un infermiere, come comunicato dalla Asl dell'Aquila: Walter Bucci, 57 anni, medico rianimatoreGiuseppe Serpetti, infermiere.

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L'impatto dell'elicottero contro il Monte Cefalone è stato terribile

Elicottero precipita a Campo Felice: nessun superstite

UNA TRAGEDIA CHE UNISCE L'ITALIA

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L'incidente è avvenuto mentre era in corso il recupero di un ferito sulle piste da sci di Campo Felice: lo sciatore era Ettore Palanca, 50 anni di Roma era maitre dell'Hotel Cavaliere Hilton di Roma ed era sposato; prelevato dal velivolo doveva essere trasportato all'ospedale di L'Aquila per curare la frattura di tibia e perone.

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Walter Bucci e Davide De Carolis, due dei tre operatori del Soccorso alpino nazionale morti nell'incidente di elicottero nell'Aquilano, avevano partecipato nei giorni scorsi alle operazioni di soccorso all'hotel Rigopiano. 

Insieme a loro a bordo dell'elicottero del 118 il pilota riminese Gianmarco Zavoli.

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Anche Foggia piange il suo eroe Mario Matrella. "Sono particolarmente addolorato per la scomparsa del nostro concittadino" le prime parole del sindaco di Foggia Franco Landella. "Mario era uno di quegli eroi che, giorno dopo giorno, compiono le loro importanti missioni “lontani dai riflettori”, salvando vite e soccorrendo le persone in difficoltà con straordinario senso del dovere e spirito di sacrificio. A uomini come Mario va quotidianamente la nostra gratitudine. Di loro, in queste funeste circostanze, ci resta la memoria riconoscente e la tristezza di aver perso uomini di grande valore, difficilmente sostituibili, soprattutto nelle vite e nell’affetto dei propri cari".

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A confermare la notizia anche la sorella Margherita che su Facebook scrive: “Vi prego di non inondarmi di telefonate, i telefoni mi servono liberi, non posso rispondervi. Si, a bordo di quell’elicottero caduto oggi c’era Mario mio fratello, per ora di certo sappiamo solo questo”. 

LA DINAMICA DELL'INCIDENTE

Secondo le prime informazioni, il velivolo avrebbe lanciato il segnale di crash mentre si trovava in località Casamaina, nel comune di Lucoli, nei pressi della piana di Campo Felice. Alcuni testimoni dicono di aver sentito un boato.

Era un normale volo di soccorso: il velivolo - un Aw 139 - non era infatti impegnato né per l'emergenza maltempo né per quella relativa al terremoto. Non faceva inoltre parte degli elicotteri che in questi giorni sono impegnati sulla valanga che ha travolto l'hotel Rigopiano.

I SOCCORSI. Proprio da Penne, dove è allestito il centro avanzato dei soccorsi è partito un gruppo del soccorso alpino, dotato di sci, per raggiungere la zona di Lucoli, dove è caduto l'elicottero. Da Rocca di Cambio che è il paese sede della stazione sciistica Campo Felice sono partite delle squadre di soccorso ma per la nebbia ancora non sarebbero riuscite a localizzare il velivolo.

Vittime elicottero

Elicottero precipita a Campo Felice: nessun superstite

L'elicottero sarebbe precipitato da un'altezza di 600 metri mentre sulla zona è presente una fitta coltre di nebbia. E proprio la nebbia sarebbe stata concausa dell'incidente. Ci vorrà tempo a capire l'esatta dinamica perché questo è un itinerario conosciuto dagli operatori.

Il magistrato titolare dell'inchiesta sullo schianto dell'elicottero del 118, Simonetta Ciccarelli, è arrivata sul luogo della tragedia a bordo di un'auto dei Carabinieri Forestali. L'Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo ha aperto un'inchiesta sulla vicenda e ha già disposto l'invio di un proprio ispettore sul luogo dell'incidente. 

Nel frattempo si sono concluse le operazioni di soccorso in quota sul luogo dello schianto. I due gatti delle nevi usati per recuperare i corpi delle sei persone che erano a bordo sono ridiscesi sulla piana. Le salme sono state caricate sulle ambulanze.

Lo strazio del soccorritore nel video dell'Ansa: "I miei amici tra i morti"

Il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente ha già annunciato che verrà proclamato il lutto cittadino nel giorno dei funerali: "Una partecipazione commossa un lutto che ci vede vicini ai familiari delle vittime e alla grande famiglia della Asl dell'Aquila".  

"Sono convinto di avere tra i miei iscritti i migliori medici d'Italia - commenta il presidente dell'Ordine dei medici de L'Aquila, Maurizio Ortu - sempre pronti a lavorare, a soccorrere chi soffre, senza mai un lamento o un inconveniente. Sono orgoglioso di tutti i medici aquilani, dai medici di famiglia, agli ospedalieri, a coloro che prestano la loro opera in condizioni estreme, come il collega che ha perso oggi la vita".

Il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, rinnova la stima e l'apprezzamento per il ruolo e lo spirito di abnegazione che caratterizza ogni giorno il lavoro degli uomini e delle donne del Servizio Sanitario Nazionale componente fondamentale del Servizio Nazionale della Protezione Civile.

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