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Venerdì, 29 Marzo 2024
Pedofilia

"Caro Papa, un prete ha abusato di me e di un mio amico"

Un giovane di Granada scrive a Francesco per informarlo degli abusi sui minori che commettevano i sacerdoti della sua città. Il Santo padre lo ha chiamato al telefono ed è partita un'inchiesta che ha portato a tre arresti

Un gruppo di religiosi di Granada, città spagnola, sono stati arrestati per abusi sessuali su minori. L'inchiesta era partita quest'estate, dopo che una delle vittime aveva scritto al Santo padre, riportando la sua testimonianza e quella di un suo amico: 

Caro Santo padre, 
Ho 24 anni e sono membro dell'Opus Dei. Nove sacerdoti hanno abusato di me e questo mi ha causato diversi traumi. Ma non solo il solo: almeno altre quattro persone hanno vissuto il mio stesso calvario

Quando la lettera è arrivata a destinazione è stato proprio papa Francesco a prendere in mano la situazione e ha telefonato al giovane:

Figliolo sono papa Francesco, non spaventarti. Ti chiamo per chiederti perdono a nome della Chiesa di Gesù Cristo per questo terribile abuso che ha subìto

Così l'arcivescovato della città aveva sospeso l'esercizio di alcuni preti, circa una decina, sospettati di essere coinvolti nel giro di pedofilia. Alla fine le indagini hanno portato a tre arresti. Secondo i primi accertamenti, gli abusi avvenivano in una parrocchia di uno dei quartieri popolari della città andalusa. Un gruppo di religiosi attirava i minori perché potessero partecipare a messe e funzioni religiose, poi li obbligava a pratiche sessuali, che gli stessi inquirenti hanno definito "brutali" e anche gli stessi carnefici avevano rapporti sessuali tra loro. 

I tre arrestati vivevano nella stessa casa parrocchiale. Adesso gli investigatori sperano che dopo i primi arresti altre vittime possano testimoniare gli abusi subiti. Nella lettera il giovane aveva infatti espresso paura per le vittime che sarebbero passate per quel tormento dopo si lui: 

Santo padre: la questione è di una gravità considerevole. Da quando ho subìto gli abusi sino ad ora pensavo che non avrei mai raccontato quello che avevo vissuto, ma adesso sono preoccupato perché queste pratiche si stanno diffondendo. So che questa lettera sarà motivo di scandalo ma io non cerco nulla: non posso pensare che questa gente sta rovinado la vita di altri giovani. Ho deciso di trattare la cosa con la massima prudenza perché non volevo infangare la Chiesa e dei sacerdoti che lavorano per le anime delle persone. Ma è inaccettabile che altri possano continuare a fare del male a bambine e bambini. Le chiedo di non rimanere indifferente di fronte a tutto questo

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