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Giovedì, 25 Aprile 2024
CRONACA

Coltivazioni Ogm: le ragioni del "no"

Franco Trinca, presidente Associazione Nogm, spiega perché dire no alle coltivazioni Ogm e chiarisce: "Non siamo mossi da nessun potere nascosto"

Franco Trinca, Presidente dell'Associazione Nogm protagonista della battaglia anti-ogm e querelante di un'associazione che si scheda sul fronte opposto, spiega perchè è necessario vietare le coltivazioni Ogm. 

-Sig. Trinca come e quando nasce questa associazione Nogm?
"Abbiamo registrato l'Associazione Nogm questa primavera a Perugia, siamo un gruppo di persone decise e convinte, pronte a passare dalle parole ai fatti, come dimostra la querela, per evitare che il nostro paese e anche il resto d'Europa finisca nell'inferno dell'agricoltura transgenica. Sentivamo un vuoto proprio nelle azioni e siamo in questa battaglia con grande spirito di sacrificio non lo facciamo per interessi personali e non siamo mossi da poteri nascosti".

-Quindi avete deciso di utilizzare lo strumento della denuncia, avete querelato il sig. Fidenato e il Movimentolibertario?
"Si abbiamo denunciato i loro comportamenti proprio perché crediamo nella giustizia e chiediamo ad un giudice di verificare quelle che sono le nostre paure e cioè che vengano effettuate delle semine di Ogm senza l'autorizzazione prevista dalla legge italiana, attraverso l'autorizzazione dei tre ministeri competenti. Abbiamo riscontrato nel loro atteggiamento e nelle loro parole una non volontà a sottostare alle regole. Vogliono seminare senza autorizzazione e si evince sia dalle parole del sig. Fidenato che dallo statuto e dalla filosofia del Movimentolibertario che non hanno nessuna intenzione di fermarsi, visti anche gli episodi di semina 'illegale' del 2010".

ASSOCIAZIONI - COLTIVATORI: E' SCONTRO APERTO

-Il vostro è sia un problema scientifico che giuridico viste le ultime dall'Europa, non credete di limitare una libertà che viene comunque riconosciuta dai regolamenti comunitari?
E' sia una battaglia scientifica che giuridica che diventa però una battaglia sociale. Dal punto di vista scientifico è importante che ci sia una grande pluralità, in una struttura monolitica che andrebbe per lo meno messa in discussione. Visto che l'Efsa, l'ente europeo con sede a Parma, che testa e approva le nuove sementi transgeniche, non ha mai respinto nessuno progetto presentato dalle varie multinazionali e per giunta, richiede uno studio sul prodotto direttamente alle aziende senza pretendere un parere da terzi. C'è poi il complicato discorso dei brevetti, praticamente con gli Ogm ci consegnamo nelle mani delle multinazionali, il tutto diventa una schiavitù con perdita di sovranità e diritto. E' un attacco frontale al diritto millenario degli agricoltori della proprietà delle sementi. ".

LE RAGIONI DEL SI': LEGGI L'INTERVISTA

-Quello su cui si fanno forza i sostenitori Ogm riguarda la questione giuridica, sostenendo di aver dalla loro parte la linea dell'Europa?
La legge italiana impone un'autorizzazione per la semina, punto. Poi c'è la questione legata all'Europa che da ragione al Fidenato, ma lo fa con una sentenza fotocopia con quella di Settembre che possiamo ritenere, a questo punto, quella che conta, visto che le due sono uguali. Lo stato italiano dopo la sentenza del Settembre scorso con il decreto ministeriale del 17 aprile del 2013 aveva però rifiutato l'immissione in commercio di sementi Ogm da parte di Futuragra, che ne aveva chiesto l'autorizzazione, che di fatto è un'atto che riconosce la validità l'autorizzazione altrimenti perché richiederla. La quale fu negata, non a causa di notizie nuove, come poteva essere l'adozione della 'clausola di slavaguardia', ma è stata negata attraverso un altro principio, in base al fatto che non sono stati forniti dati in grado di sostenere la non contaminazione di campi vicini, cosa questa prevista dai regolamenti europei. L'Europa poi, si era già espressa in merito con la Polonia con la decisione 2006/338 CE autorizzando la repubblica polacca a vietare sul proprio territorio l'impiego di alcune varietà anche se già iscritte nei registri se dannose. Quindi salta anche l'idea dei sostenitori che dicevano che potevano seminare senza autorizzazione solo perché il seme era iscritto nei registri europei.

-In ultimo, cosa chiedete al governo e alla società italiana?
"Noi chiedano una moratoria sui prodotti Ogm, anche sui prodotti importati sia su quelli finiti per uso animale che umano. Noi siamo per l'inviolabilità del codice genetico della natura, le colture Ogm fanno solo del male all'intera società contaminando l'intero ciclo naturale. Abbiamo dimostrato di fare seguire i fatti alle parole con la querela e la petizione parlamentare, abbiamo contribuito ad una nuova diffusione d'informazione e non ci fermeremo, in gioco c'è il futuro e  il destino della nostra esistenza.

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