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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Storia

"Il nazista è troppo anziano": il processo si ferma

Archiviato il procedimento contro Gerhard Sommer, il militare nazista accusato di essere l'autore della strage di Sant'Anna di Stazzena, dove persero la vita 560 civili, per lo più bambini. Per la procura di Amburgo l'uomo, 93 anni, non è in condizioni di affrontare il processo

A Sant'Anna di Stazzemma (nei pressi di Lucca) il 12 agosto 1944 vennero uccisi dai nazisti più di 560 persone, per lo più bambini. Per quell'eccidio era imputato Gerhard Sommet, ex militare nazista di 93 anni, ma adesso tutto si fermerà: la procura di Amburgo ha archiviato il procedimento. Tutto è stato spiegato dalla sua avvocatessa Gabriele Heinecke: secondo i giudici Sommer, condannato in Italia all’ergastolo insieme ad altri 9 ex militari nazisti, non è in condizione di affrontare il processo vista la sua età.

Le indagini erano state riaperte nell'agosto del 2014, proprio a 70 anni dall'eccidio. Una brutta notizia secondo il procuratore militare di Roma Marco De Paolis, che in Italia istruì il processo conclusosi con la condanna all’ergastolo dello stesso Sommer e di altri 9 ex militari nazisti: "Questa decisione - ha detto - vista l’età dell’imputato, un po’ ce l’aspettavamo. Non mi stupisco di questo epilogo, ma mi dolgo del fatto che la giustizia tedesca non sia riuscita a raggiungere lo stesso risultato di quella italiana. Una sentenza che avesse riconosciuto la responsabilità di Sommer avrebbe avuto un valore molto importante, non solo da un punto di vista giudiziario e di ristoro morale per i parenti delle vittime, ma anche storico”. 

Rammico invece per l'attuale sindaco di Sant'Anna di Stazzema, Maurizio Verona: "Sono sconcertato ancora una volta perché i nostri superstiti, i nostri martiri restano senza la soddisfazione di vedere scritti i nomi dei criminali che hanno assassinato donne, vecchi e bambini. Ai giovani che chiamiamo a essere portavoce e costruttori di pace - ha rilevato il sindaco - dobbiamo insegnare che i crimini contro l'umanità non vanno in prescrizione e ci sarà sempre qualcuno che non si rassegnerà ad occultamenti, cavilli burocratici ed altro per rimandare la giustizia. Oggi questo compito sarà un po' più difficile. Oggi si scrive una brutta pagina della nostra storia, è una giornata triste perché nessuno di questi criminali pagherà più per ciò che ha commesso. Per noi restano tali e continueremo a raccontare sempre di più questa storia, anche se senza una piena giustizia non ci può essere piena verità".

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