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Venerdì, 19 Aprile 2024
Caso Yara

Processo Yara, acquisita la lettera del compagno di cella di Bossetti

Nella missiva Busacca definisce Bossetti "animale" e "spavaldo", dicendosi disposto a ribadire le presunte confidenze ricevute. Ma la presidente della Corte d'Assise frena: "Questa non è una prova"

La lettera inviata dal compagno di cella di Giuseppe Bossetti alla famiglia Gambirasio entra a far parte del processo a carico del carpentiere di Mapello imputato per l'omicidio di Yara.

I giudici della Corte d'assise di Bergamo - riporta Askanewshanno infatti acquisito la missiva vergata da Loredano Busatta, che per tre mesi ha condiviso la stessa cella di Bossetti, raccontando successivamente al pm Letizia Ruggeri le confidenze che gli aveva fatto il carpentiere di Mapello.

"Spero che Bossetti venga condannato per il crimine che ha fatto - si legge nella missiva - ho passato tre mesi con lui, era spavaldo, nemmeno un attimo ha rivolto un pensiero a vostra figlia".

La lettera è stata acquisita nonostante l'opposizione dei difensori di Bossetti. "Questa non è una prova", ha messo in chiaro la presidente della Corte d'assise ricordando che le rivelazioni di Busatta sono già state ritenute inattendibili dagli inquirenti.

Duro il commento dell'avvocato Paolo Camporini, uno dei difensori del presunto assassino di Yara: "Il pm - ha detto il legale in aula - non ha inserito questo personaggio nella lista dei testimoni. Chiunque sia questo Busatta, non credo che in questo processo possa entrare le dichiarazioni di una persona che non fa parte della lista testimoni".

Omicidio e misteri: il giallo di Yara Gambirasio

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