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Giovedì, 25 Aprile 2024
CRONACA

Scuola, anche i prof di religione scendono in piazza

Manifestazione oggi a Montecitorio degli insegnanti di religione che chiedono "risposte sul proprio futuro". E dopo la grande mobilitazione di ieri, Matteo Renzi spiega che "senza la riforma il Paese non cambia"

ROMA - E' stata una giornata di fuoco nel mondo della scuola. Sono stati in migliaia i lavoratori scesi in piazza per protestare contro il ddl "La buona scuola". A Roma in centomila hanno preso parte al corteo organizzato dalle varie sigle sindacali, come Uil-Cigl-Cisl, mentre a Palermo un gruppo di insegnanti ha occupato l'assessorato della Pubblica istruzione. Matteo Renzi ha spiegato che "senza la riforma il Paese non cambia", ma che è "disponibile ad ascoltare le ragioni della protesta". "Da sette anni non ci si occupava di scuola per cambiarla ora lo facciamo ascoltando tutti", ha affermato il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini sul ddl. Per il ministro "va rispettata la protesta, ma anche il governo". 

I PUNTI CRITICATI - Ecco i punti criticati della riforma della scuola: il preside-sceriffo, che può assumere direttamente, senza più la necessità di un concorso pubblico; i tagli alle risorse (quindi il mancato stanziamento nel ddl degli annunciati fondi per la sicurezza degli edifici e l'introduzione di nuove tecnologie), le assunzioni dei precari ridotte da 100mila a 40mila, che scatterebbero solo a chiamata; e i test Invalsi, ossia le prove a quiz (uguali per tutti) redatte da un'agenzia privata.

PROF DI RELIGIONE IN PIAZZA - E dopo la grande giornata di mobilitazione del mondo della scuola di ieri in tutta Italia anche i professori di religione sono sul piede di guerra e oggi manifestano con un sit in a Roma davanti a Montecitorio. Ad annunciarlo è stata la sigla sindacale Snadir (Sindacato Nazionale degli insegnanti di Religione) che chiede il riconoscimento "dei diritti di molti insegnanti di religione che da anni aspettano - si afferma - risposte sul proprio futuro". In particolare il sindacato chiede che sia prorogata la graduatoria di assunzione dell'unico concorso svolto dagli insegnanti di religione nel 2004 per circa quindicimila docenti; che venga definito un piano triennale di assunzioni (2015-16, 2016-17, 2017-18) per i precari, compresi gli insegnanti precari di religione, che consenta di stabilizzare tutti i precari con più di trentasei mesi di servizio nella scuola statale e che sia indetto un nuovo concorso per gli insegnanti di religione.

Roma: tutti in piazza contro la "Buona Scuola" | Foto Infophoto

"DISCUSSIONE APERTA - Sul "caso" stamattina è intervenuto  il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone, a "La Telefonata di Belpietro", su Canale 5: "Abbiamo sempre detto che la discussione era aperta. C'è stata un'evoluzione tra il primo testo della 'Buona Scuola' e il ddl presentato. La sensazione è che ieri in piazza c'era legittima preoccupazione per la riforma, ma anche chi non vuole mai cambiare". "Su autonomia e sul merito non arretriamo di un centimetro, sono due cardini della riforma", sottolinea Faraone.

Milano: tutti in piazza contro la "Buona Scuola" | Foto Infophoto

LA CGIL - Secondo Susanna Camusso in questo modo "si trasforma la scuola in una scuola che vale solo per quelli che hanno condizioni agiate, mentre invece il grande tema è quello di una scuola pubblica che contrasti la dispersione". La leader della Cgil ha poi attaccato il governo poiché "a ogni obiezione risponde con il tirare dritto, cioè con l'assenza di argomenti, senza l'idea di come bisogna cambiare. Un Paese normale guarderebbe alla reazione che c'è nel mondo della scuola e proverebbe a discutere scelte diverse".

Docenti e sindacati contro la riforma: "La buona scuola siamo noi" | Infophoto

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