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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Migranti

In arrivo 80 profughi nella contrada da 7 abitanti: "Non c'erano altre soluzioni?"

I migranti saranno ospitati nell'ex base Nato di Erbezzo, nel Veronese. I dubbi del consigliere regionale Bassi: "Non capisco quale sia la strategia di portare un numero così importante all’interno di una comunità montana"

"I primi 19 profughi sono arrivati lunedì 6 novembre in località Vaccamozzi di Erbezzo, in provincia di Verona, ma il bando della Prefettura parla chiaro: ne prevede 80 in una comunità di una decina di persone. Non si potevano trovare altre soluzioni?". È l’interrogativo che si pone il Consigliere regionale del Veneto Andrea Bassi del gruppo Centro Destra Veneto - Autonomia e Libertà. 

Gli immigrati infatti si stabiliranno al'interno dell'ex base militare Nato, prima in uso ai carabinieri, vicina alla contrada del comune veronese, che conta però solamente sette abitanti. 

"Ad agosto - ricorda il Consigliere - era uscito il bando pubblicato dalla Prefettura di Verona. Nonostante il disappunto espresso sia dal Sindaco Luca Campedelli, dalla popolazione e dal nostro Gruppo consigliare, la Prefettura ha proseguito imperterrita; non capisco quale sia la strategia di portare un numero così importante all’interno di una comunità montana, dove abitudini e usi sono lontanissimi dal modo di vivere di queste persone".

"Ci sono anche quattro novantenni"

"Inoltre - prosegue - il paese si trova a parecchi chilometri di distanza dal centro di Erbezzo, e cosa faranno i profughi per trascorrere il proprio tempo? In inverno, alle 16:30 del pomeriggio c’è già buio e i mezzi per raggiungere la città sono rari. Senza dimenticare che in questa piccola contrada vivono quattro persone con più di novant’anni, preoccupatissime per la situazione che si potrebbe andare a creare".

Case vacanze negate agli imprenditori

"Le richieste e la volontà del primo cittadino sull’ex Base Nato erano ben diverse - spiega Bassi - l’idea era di trasformare le palazzine esistenti in casa vacanze e di destinare la parte dei bunker alla conservazione e valorizzazione dei prodotti tipici. Per la particolarità e la bellezza della zona già alcuni imprenditori volevano investire, ma si sono visti negare anche questa possibilità. Invece di tutelare la zona, il Prefetto ha ben pensato di portare preoccupazione e possibili disagi alle persone che, nonostante le difficoltà e le scomodità, hanno deciso di rimanerci".

"Così si favoriscono solo le cooperative"

"Rimango ancora una volta basito per come le autorità preposte stiano gestendo la situazione, considerando che sui giornali nazionali viene propagandata la diminuzione degli sbarchi. È la solita presa in giro - conclude Bassi - si favoriscono le cooperative, a fronte di lauti e sicuri compensi, a scapito dei milioni di italiani in difficoltà per la mancanza di lavoro e della crisi che ha colpito il nostro Paese, e di pensionati che con le poche centinaia di euro non riescono ad arrivare a fine mese".

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