Entrano in Senato durante la discussione: "Non votate il Jobs Act"

"No alla precarietà della vita, ai regali alle aziende, alle bugie elettorali": che l'Unione sindacale di base avesse puntato il dito contro il governo Renzi e il suo decreto lavoro era già chiaro, visto che oltre alle numerose proteste, il sindacato di base ha preparato anche la denuncia in Commissione europea per lo Stato italiano riguardo il provvedimento.

Ma adesso è sul piede di guerra e lo ha dimostrato entrando a palazzo Madama durante la discussione in Senato del Jobs Act. Un'azione che ha bloccato la seduta per alcuni minuti in cui i rappresentanti sindacali che sono riusciti ad entrare hanno volantinato e lanciato un messaggio a tutti gli onorevoli presenti: "Non votatelo".

Secondo Usb il governo e le forze politiche sarebbero colpevoli di non aver ascoltato le voci dei lavoratori che in questo periodo si sono opposti fermamente al provvedimento. Sindacati confederali compresi: “Cgil e Cisl, con la Uil sono addirittura d'accordo col decreto e oggi fanno finta di tuonare contro la precarietà, sperando che i lavoratori dimentichino che per decenni hanno approvato e accompagnato le peggiori leggi sul lavoro e hanno sottoscritto i peggiori accordi" ha detto Fabrizio Tomaselli dell'esecutivo nazionale di Usb.

Dopo qualche minuto la seduta ha ripreso e i lavoratori si sono spostati su corso Rinascimento, fuori palazzo Madama, per continuare la protesta. I protagonisti del blitz sono stati espulsi dall'aula e identificati dalle forze dell'ordine.