Emergenza migranti: a febbraio 8.320 arrivi, tunisino si suicida durante rimpatrio
Raddoppiati rispetto a Gennaio il numero di migranti in arrivo sulle coste italiane, quattro volte in più di Grecia e Spagna. Nel 2016 parere negativo al 56% delle domande di asilo. Nuovi centri a Crotone, Reggio Calabria, Palermo, Messina e Corigliano
Nel mese di febbraio gli arrivi di migranti in Italia sono quasi raddoppiati rispetto a gennaio: da 4.504 a 8.320 persone, per lo più da Costa d'Avorio, Guinea e Nigeria, 400 i minori non accompagnati. Nello stesso mese di febbraio gli arrivi in Grecia sono scesi a meno di mille rispetto ai 1.493 di gennaio. In Spagna 770 migranti sono entrati nelle enclave di Ceuta e Melilla, altri 160 sono sbarcati nella penisola iberica con delle barche. La polizia ungherese ha bloccato a febbraio 2.183 persone dalla Serbia contro i 1.616 di gennaio. In Austria a febbraio sono giunti 2.450 richiedenti asilo, in Svezia 1.750. Lo rende noto il rapporto mensile dell'Agenzia Ue per i diritti fondamentali, che ha sede a Vienna.
Nella seconda metà del 2016 circa 5.500 persone sono state bloccate alla frontiera di Ventimiglia e trasferite nel sud Italia.
I respingimenti
Lo stesso report rende noto che è deceduto il tunisino che, per sfuggire ad un rimpatrio coatto, è caduto da una terrazza del terminal 3 di Fiumicino.
Nel 2016 le autorità italiane hanno dato parere negativo al 56% delle domande di asilo, al 5% è stato concesso lo status di rifugiato, al 35% è stata concessa una forma di protezione. A Brescia spetta il primato della severità: respinto il 97% delle richieste di asilo.
La solidarietà europea
Al 7 febbraio dall'Italia sono partiti 3.200 migranti, per lo più verso Finlandia, Francia, Germania, Olanda. L'impegno formale è di 34.950 riallocazioni. La Germania ha accettato di riallocare dall'Italia 500 richiedenti asilo al mese.
L'Italia - informa il report dell'Agenzia Ue per i diritti fondamentali - ha annunciato l'apertura di ulteriori hotspot a Crotone, Reggio Calabria, Palermo, Messina e Corigliano Calabro. Rimangono sovraffollati i centri di Lampedusa, Ceuta e Melilla. A Ventimiglia il centro della Croce Rossa non dispone di acqua calda.