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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Pavia

Delitto di Garlasco, ricorso straordinario di Stasi in Cassazione: "Processo non equo"

Il giovane condannato per l'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco contesta un "errore di fatto" commesso dai giudici che avrebbe limitato il suo diritto di difesa

Una mossa inaspettata: ricorso straordinario di Alberto Stasi in Cassazione. 

Il giovane condannato per l'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco contesta un "errore di fatto" commesso dai giudici che avrebbe limitato il suo diritto di difesa.

Stasi e il professor Angelo Giarda, firmatari dell'istanza lunga circa 40 pagine, si richiamano all'articolo 625 bis del codice di procedura penale, chiedendo la revoca della sentenza perché i giudici dell'appello - bis avrebbero dovuto riascoltare i testimoni assunti come fonti di prova nel primo grado chiuso con la sua assoluzione. Non averlo fatto, secondo Stasi, avrebbe portato a una sentenza "frutto di un processo non equo". 

Chiede quindi l'annullamento con rinvio della sentenza d'appello emessa il 17 dicembre 2014 dalla Corte d'Assise d'Appello di Milano. In caso di accoglimento, invoca inoltre la sospensione degli "effetti del provvedimento" col ritorno alla libertà in attesa di una nuova decisione definitiva. La prima sezione della Cassazione ha fissato l'udienza per discutere del ricorso straordinario il 27 giugno prossimo. 

L'errore secondo Stasi e i suoi legali ha avuto "ripercussioni drammatiche" sulla vita del 34enne, che è in carcere a Bollate.

Poche settimane fa il gip di Pavia aveva archiviato l'inchiesta su Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara tirato in ballo dalla difesa di Stasi.

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