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Venerdì, 29 Marzo 2024
Caso marò

Marò, Massimiliano Latorre ricoverato in ospedale a Milano

Il militare italiano colpito a fine agosto da un ictus è stato ricoverato a Milano per accertamenti. Il tredici gennaio dovrebbe far ritorno in India. La fidanzata: "Eppure sono innocenti"

MILANO - La lancetta del tempo corre impietosa, eppure le condizioni del fuciliere di Marina Massimiliano Latorre non migliorano. Sabato mattina il marò, colpito da un ictus nei mesi scorsi mentre si trovava in India con il collega Salvatore Girone, è stato ricoverato all'ospedale di Milano per degli accertamenti. Il militare pugliese sarebbe arrivato nel capoluogo lombardo venerdì, nell’ambito del programma di recupero dall’ischemia che lo ha colpito alla fine di agosto. Sabato mattina, poi, i medici avrebbero deciso per il ricovero. 

Latorre al momento è in Italia con un permesso speciale che scadrà il 13 gennaio, quando salvo novità dovrà fare rientro in India, dove è detenuto insieme a Girone dal febbraio 2012 con l'accusa di aver ucciso due pescatori indiani nelle acqua del Kerala. 

Il 30 dicembre scorso, la fidanzata di Latorre aveva espresso i suoi desideri per l'anno nuovo. "Quando ci si appresta a salutare un nuovo anno è sempre tempo di bilanci. Quello appena passato non posso definirlo positivo perché aver visto il mio compagno rischiare la sua vita in un ospedale indiano e a distanza di quattro mesi esatti avere ancora serie problematiche di salute non può rappresentare motivo di felicità - aveva accusato - Vedere la luce di un terzo anno sapendo che la situazione giudiziaria che coinvolge ingiustamente lui ed il suo collega è ancora irrisolta non regala certo tranquillità. Eppure - ha urlato - sono innocenti. Eppure stavano svolgendo il loro dovere".

E ancora: "Desideri per il nuovo anno? Che Massimiliano possa superare i suoi problemi di salute e ritrovare anche solo parte di quella serenità che l'ingiustizia che subisce gli sta togliendo di giorno in giorno e che Salvatore possa finalmente far rientro dai suoi cari, che sia restituito a noi tutti parte di quel che ci è stato sottratto ponendo fine a questa acuta sofferenza. Anche a Voi - aveva scritto riferendosi a chi le è stato sempre vicino - auguro salute e serenità perché a mio avviso le uniche due cose che davvero contano e Vi ringrazio per essere instancabilmente al nostro fianco, ormai siete parte delle nostre vite rappresentando un valore imprescindibile: la solidarietà". 

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