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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Pescara

Rigopiano, i sopravvissuti: "Ci siamo salvati mangiando neve e ghiaccio"

Giorgia Galassi e Vincenzo Forti si sentono miracolati. I due fidanzati sono stati estratti vivi dal Rigopiano: "Vibrava tutto talmente forte che per tutto il tempo sono stata convinta che fosse stato un terremoto devastante, non una valanga"

Giorgia Galassi e Vincenzo Forti si sentono miracolati. I due fidanzati sono stati estratti vivi dal Rigopiano. Sono ricoverati nello stesso reparto dell’ospedale di Pescara, e le loro condizioni sono buone.

Raccontano di quel boato, un ruggito della montagna. "La sala in cui stavamo - racconta oggi Vincenzo, che ha 25 anni - si è improvvisamente rimpicciolita e ci siamo trovati incastrati tra le travi. Non ci siamo resi conto che la sala si era girata di 360 gradi". Giorgia, 22 anni, aveva le gambe bloccate, "come se fossero finite dentro il fango. Ho dovuto levarmi le scarpe per liberarle. Alla fine, non so come e perché, sono stata tirata fuori dai piedi dai soccorritori, i nostri angeli".

A lungo hanno pensato fosse stata una scossa di terremoto a causare quel disastro. "Vibrava tutto talmente forte - racconta Giorgia, le cui parole sono oggi su tutti i quotidiani nazionali - che per tutto il tempo sono stata convinta che fosse stata una scossa di terremoto non una valanga". "Ho perso la cognizione del tempo, e non l’ho ancora ritrovata" dice oggi.

"Eravamo completamente tagliati fuori e non sentivamo alcun suono. Le nostre voci rimbombavano, e Vincenzo mi spiegava che era l’effetto della neve, una specie di cassa di risonanza. Avevo proprio questa sensazione di essere chiusa in una scatola, con la neve sopra che copriva ogni rumore. Non ho sentito niente per tutto quel tempo".

Sotto shock e impauriti, hanno mangiato neve e ghiaccio per sopravvivere durante quelle 58 ore da incubo. A breve potranno tornare alla loro vita normale. 

Il sindaco di Giulianova, la città dei due, Francesco Mastromauro esprime tutta la sua gioia per la notizia: "Una notizia davvero gioiosa e la fine di un incubo, ma un pensiero va a coloro che hanno perso la vita: quelli di Rigopiano, di Ortolano, di Poggio Umbricchio, di Castel Castagna e di Rocca Santa Maria"

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