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Giovedì, 18 Aprile 2024
Inchieste / Milano

Rimborsi e "spese pazze" in Lombardia: indagini nell'opposizione

Dopo Lega e Pdl, l'indagine sulle spese allegre al Pirellone coinvolge anche l'altra parte politica: sono una ventina i consiglieri dell'opposizione (Pd, Idv e Sel) indagati per peculato

MILANO - L'indagine sulle presunte spese allegre con i soldi pubblici stanziati per i gruppi consiliari della Regione Lombardia tocca anche i partiti di opposizione.

Dopo aver esaminato i rendiconti acquisiti lo scorso 8 gennaio dalla Guardia di Finanza negli uffici di Pd, Idv, Sel, Pensionati e gruppo misto, i tre magistrati che guidano l'inchiesta dovrebbero inviare gli inviti a comparire per i nuovi inquisiti, probabilmente alcuni capigruppo.

Sono una ventina, infatti, i consiglieri dell'opposizione della Regione Lombardia indagati per peculato nell'ambito dell'inchiesta sui presunti rimborsi illeciti dalla procura di Milano. L'indagine, coordinata dal sostituto procuratore Alfredo Robledo e i pm Antonio D'Alessio e Paolo Filippini aveva già portato nei mesi scorsi all'invio di 22 inviti a comparire, tra consiglieri di Pdl e Lega, per spese 'sospette'.

LE SPESE SOSPETTE - Tra gli esborsi dei tre principali partiti dell'opposizione in Consiglio, ci sono voci simili a quelle imputate al Pdl e alla Lega: pranzi da "173 euro", pernottamenti in hotel da "193 euro", 500 euro per "servizi fotografici" fino ad arrivare ai 9.360 euro che il consigliere Carlo Borghetti si sarebbe fatto rimborsare per aver dato alle stampe il suo libro "I miei primi 2 anni in consiglio regionale", e i 2670 euro spesi da Carlo Spreafico per pubblicare "Tramonto celeste, alba democratica", una sorta di pamphlet celebrativo per la caduta di Roberto Formigoni. Anche tra le spese di Sel figura un conto da 250 euro in un 'sushi bar' e in quelle dell'Idv si parla di 350 euro spesi in trattoria, oltre a qualche buffet e ad alcuni acquisti in pasticceria.

BOTTA E RISPOSTA FORMIGONI-AMBROSOLI - Sulla vicenda hanno preso posizione diversi esponenti politici. "Ambrosoli aveva giurato di non volere indagati in lista. Ora le sue liste ne sono piene. Che farà il grande avvocato?", twitta il presidente lombardo Roberto Formigoni. "Ribadiamo l'assoluta necessità di fare chiarezza anche sulle spese delle forze di opposizione. Questo lo abbiamo sempre detto e a maggior ragione lo ribadiamo adesso", ha ribattuto Umberto Ambrosoli, candidato del centrosinistra alla presidenza della Lombardia. Che poi risponde anche ai leghisti Maroni e Salvini: riguardo alle dichiarazioni "sul mio moralismo farebbero meglio a mettere qualche manifesto abusivo in meno e con il risparmio rifondere i soldi spesi dai consiglieri leghisti per i matrimoni dei familiari e per le cartucce da caccia messe a carico dei contribuenti".

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