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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il caso / Kenya

"Qui i bambini fanno festa": il diario dell'ultimo viaggio di Rita Fossaceca

Sul sito della onlus For Life, la volontaria italiana uccisa in Kenya scriveva messaggi per aggiornare i compagni sull'esito della missione e sui principali avvenimenti: dall'acquisto delle apparecchiature per l'ospedale alle visite nei villaggi vicini. L'ultimo post è datato 25 novembre

ROMA - Stava cercando di difendere la madre, assalita in casa con un machete da un gruppo di rapinatori. E' morta così Rita Fossaceca, medico 51enne di Novara, uccisa con un colpo di pistola durante una rapina a Mijomboni, un piccolo villaggio nell'entroterra alle spalle di Malindi in Kenya.

La dottoressa era lì per conto della For Life Onlus, un'associazione umanitaria internazionale. Rita era partita da Malpensa lo scorso tredici novembre, con destinazione Nairobi, per prendersi cura di un orfanotrofio e un'infermeria insieme agli altri volontari. Con Paola Lenghini, Monica Zanellato, Giovanni Fossaceca, Michelina di Lella e Don Luigi di Lella, avrebbe dovuto trascorrere quindici giorni nel Villaggio del Fanciullo e nell'infermeria di Mijomboni.

La loro era una missione umanitaria. "Riesco dopo ormai quattro giorni a collegarmi per poter inviare i primi report dal nostro viaggio - scriveva Rita il diciotto novembre sul diario di viaggio pubblicato sul sito dell'associazione - Nella nostra era fatta di tutto e subito mi sono scontrata con la non completa affidabilità degli operatori del settore e mi sono ritrovata senza telefono, linea, internet e soprattutto con un reset completo dei dati". "Prima di tutto i bambini stanno tutti bene", avvertiva la dottoressa. "Sono cresciuti tutti ed è un vero spettacolo guardarli e rendersi conto progressivamente dei loro cambiamenti. Ci aspettavano con ansia. La notte prima dell'arrivo non hanno dormito e ci hanno scritto letterine di benvenuto. Immaginate quando siamo arrivati a casa che festa".

L'ultimo post di Rita è datato mercoledì venticinque novembre. Racconta del nuovo arrivo nella struttura della onlus: una mucca. "Dopo una serie di giri nelle fattorie, valutazioni delle spese e dei possibili guadagni, oggi abbiamo acquistato la mucca. L'abbiamo trovata grazie alla collaborazione di un nostro conoscente nel villaggio di Roca. L'acquisto è stato possibile grazie a libere donazioni fatte da nostri amici Eduardo e Maria Carmela , Angelo e Teresa, Marco e Daniela. La mucca è incinta e tra tre mesi avremo anche un vitellino e finalmente il latte per il villaggio".

Da quel giorno Rita non scriverà più. Sulla home del sito della onlus, sopra alle pagine del diario virtuale aggiornato dalla Fossaceca, solo poche parole. Quelle scritte da Marcello Stoppa, uno dei responsabili dell'associazione:

A volte succedono cose inspiegabili. La dottoressa Rita Fossaceca non c'è più, ha dato tutta se stessa per l'orfanotrofio e l'infermeria di Mijomboni. Vittima, ha pagato con la vita il suo grande amore per i bambini. Rita siamo tutti con te, il nostro pensiero va anche agli altri cinque volontari che sono ancora in Kenya e speriamo tornino presto. Grazie a tutte le persone che ci sono vicine in questo momento.

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