rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Roma

Roberto Spada resta in carcere, riconosciuta l’aggravante del metodo mafioso

 Il giudice per le indagini preliminari, Anna Maria Fattori, ha emesso una ordinanza di custodia cautelare

Un'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Gip di Roma Anna Maria Fattori nei confronti di Roberto Spada, autore dell'aggressione  con una testata il giornalista Daniele Piervincenzi. Nell’ordinanza di custodia cautelare, il giudice ha riconosciuto l’aggravante del metodo mafioso. Secondo il togato l'aggressione brutale messa in atto in un luogo pubblico, davanti a telecamere e testimoni, voleva riaffermare la propria forza e capacità di intimidazione.

Roberto Spada interrogato dal Gip

Sottoposto al rituale di garanzia nella giornata di sabato 11 novembre, Spada avrebbe ammesso il gesto, la violenta testata che è stata immortalata dal cameraman di Nemo. L'aggressore avrebbe motivato il comportamento violento, spiegando che si era "sentito provocato" dal giornalista Daniele Piervincenzi. Sempre secondo Spada, cercava da giorni di intervistarlo. 

La testata al giornalista di Nemo

La testata al giornalista di Nemo fu sferrata da Spada lo scorso 8 novembre. Oltre a Daniele Piervincenzi il titolare della palestra Femus Boxe di Nuova Ostia aggredì il cameramen, con il quale il giornalista stava realizzando un servizio sul voto per l'elezione del presidente del X Municipio. Piervincenzi era andato davanti alla palestra gestita da Spada per chiedergli un commento sul suo sostegno a Casapound, adesione dichiarata sul suo profilo Facebook qualche giorno prima delle elezioni. Poi l'aggressione. 

Ostia contro la mafia 

L'interrogatorio si è tenuto nel giorno in cui ad Ostia era in svolgimento la prima delle due manifestazioni contro le mafie. Il corteo, partito dalla stazione Lido è arrivato sino a piazza Gasparri ed ha visto la partecipazione di almeno un migliaio di persone.

La notizia su RomaToday

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Roberto Spada resta in carcere, riconosciuta l’aggravante del metodo mafioso

Today è in caricamento